Carburanti, Urso esclude il taglio delle accise: «Servono a finanziare le misure per i più bisognosi»

Il ministro ricorda che da domani, 1 agosto, sarà obbligatorio mostrare sia i prezzi di vendita, sia i prezzi medi

No al taglio delle accise per abbassare il prezzo dei carburanti. A ribadirlo è il ministro delle Imprese e del Made in Italy Alfonso Urso, che non vede ragioni per ridurre le imposte sul carburante e impegnare risorse economiche in casi che non rappresentano vere e proprie emergenze. «Le accise che ci sono sui carburanti servono a finanziare altre misure di maggiore impatto per i ceti più bisognosi», ha detto a margine di una conferenza stampa, riferendosi al taglio del cuneo fiscale. «Il prezzo medio a oggi è di 1,91 euro per la benzina e di 1,76 euro per il diesel – ha spiegato il ministro – da domani con i cartelli dovranno indicare questi prezzi e quindi il cittadino potrà decidere se fare benzina da chi fa un prezzo più alto: è una operazione di trasparenza». Il ministro sottolinea inoltre che il taglio delle accise era stato un provvedimento adottato in precedenza dal governo Draghi, specificando però che in quel momento «i prezzi dell’energia erano schizzati alle stelle», mentre oggi «i dati sono ben diversi, dunque riteniamo che le risorse pubbliche debbano essere destinate laddove ci siano davvero delle emergenze».


Assoutenti: «È uno strumento di trasparenza, ma non basta mettere i prezzi medi in cartellone»

La pensano diversamente sia i gestori sia le associazioni dei consumatori. Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, spiega che la decisione di mostrare in cartellone i prezzi medi è «senza dubbio uno strumento di trasparenza ma da sola non basta a ottenere un effetto calmierante sui listini alla pompa». E il numero uno di Assoutenti prosegue: «Se da un lato è utile dare informazioni agli automobilisti sui prezzi medi dei carburanti, dall’altro occorre studiare nuove misure per innescare la concorrenza tra gestori e incentivare una riduzione dei listini». E Truzzi rilancia così la proposta dell’associazione, secondo cui «la soluzione migliore è rappresentata da cartelloni da installare nelle varie zone delle grandi città e in tutti i comuni riportanti, al pari di quanto già avviene lungo le autostrade, i prezzi di benzina e gasolio praticati dai gestori ubicati nelle vicinanze, con un bollino luminoso verde che indichi in modo immediato agli automobilisti il distributore più conveniente in zona». Ma non solo. Secondo Assoutenti «serve inoltre un’app nazionale gestita dal ministero con i listini dei carburanti aggiornati in tempo reale, che consenta agli automobilisti di individuare con immediatezza i migliori prezzi sul territorio».


Leggi anche: