Vi ricordate la famosa stanza “rubata” in Sardegna? In realtà era dei vicini, ma loro sono finiti nei guai lo stesso

La coppia, lei di Roma lui di Marino, avrebbe la proprietà su quella porzione di immobile e avrebbe deciso di agire autonomamente

Si erano trovati una stanza in meno nel loro appartamento a Porto Rotondo, e avevano fatto denuncia. Ora salta fuori che i vicini avevano la proprietà su quella manciata di metri quadrati e si sono fatti giustizia da soli. A giugno Fabiano Corti era andato con la sua famiglia nel villino comprato ed ereditato dalla madre, morta a inizio anno. All’arrivo, l’amara scoperta: al secondo piano “qualcuno”, durante l’inverno, aveva tirato giù una parete e l’aveva ricostruita 4 metri più avanti, trasformando la camera da letto in poco più di uno sgabuzzino. Lasciando anche un gran disordine, tra mobili alla rinfusa, polvere e calcinacci. Corti aveva quindi sporto denuncia e presentato una serie di documenti sulla proprietà dell’immobile, con le mappe catastali. Dopo alcuni mesi di indagine però, le accuse nei confronti dei vicini sono cambiate. La coppia, lei originaria di Roma e lui di Marino, si sarebbe ripresa la stanza che nelle planimetrie dell’appartamento sono indicate come di loro proprietà, secondo quanto si legge negli atti che la Procura tempiese ha recapitato all’avvocato difensore Alberto Sechi. La coppia avrebbe quindi agito per farsi giustizia da sola, non senza una motivazione, e per evitare di intentare una causa. Sono quindi cambiate le accuse nei loro confronti: ai due indagati vengono contestati i danni fatti all’appartamento dal quale hanno inglobato nel loro una camera senza avvisare gli interessati e sono accusati di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, violazione di domicilio e danneggiamento.


Leggi anche: