Spray al peperoncino al concerto di Travis Scott, parlano gli organizzatori: «Gli attimi di tensione sono stati gestiti in modo tempestivo»

Sessanta persone sono rimaste intossicate dopo il gesto di uno sconosciuto. Ecco la versione dei promoter

«I momenti di tensione che si sono registrati la scorsa notte a causa di pochi irresponsabili e che avrebbero potuto trasformarsi in potenziale pericolo sono stati gestiti al meglio con professionalità e tempestività». Con queste parole gli organizzatori del concerto di ieri al Circo Massimo di Roma di Travis Scott, dove 60 spettatori sono rimasti intossicati e hanno riportato irritazioni agli occhi e alla gola, dopo che qualcuno del pubblico ha spruzzato sulla folla dello spray al peperoncino, cercano di rassicurare su quanto accaduto. Con una nota i promoter ci tengono a chiarire che «la serata si è svolta al meglio grazie al coordinamento e alla cooperazione di istituzioni, forze dell’ordine e organizzatori Live Nation affiancati dal local promoter The Base».


Cos’è successo al concerto

A loro dire, potenziali pericoli sono stati «scongiurati grazie alla perfetta macchina organizzativa e di sicurezza predisposta, come accade in ogni grande e piccolo evento». Durante il concerto è scoppiato il caos con numerose persone che hanno iniziato ad allontanarsi in massa, scavalcando i divisori e rischiando di inciampare l’uno sull’altro. Tempestivo l’intervento del personale medico del 118. Il responsabile non è ancora stato individuato. Attualmente, tra le persone intossicate non risultato feriti, mentre è in gravi condizioni un 14enne che ha tentato di eludere la sorveglianza per guardare il concerto; si è arrampicato sulla terrazza del Palatino all’interno del Parco archeologico per poi cadere da un’altezza di circa 4 metri in una buca.


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