La pipì non funziona sulle punture di medusa. Ecco cosa fare – La guida utile

Con l’urina si rischia di peggiorare la situazione, meglio usare acqua salata e calda

Altro giorno in spiaggia, altra difficoltà. La nuotata prosegue tranquilla, quando all’improvviso un forte bruciore sulla pelle ci costringe a fermarci. Girandoci intorno le vediamo. L’acqua pullula di meduse. Ci affrettiamo a riva a subito compiamo un gesto tanto imbarazzante quanto diffuso: memori della puntata di Friends in cui Chandler “cura” così Monica, bagniamo la parte colpita dalla medusa con l’urina. Questa credenza è spesso passata di generazione in generazione, ma è davvero efficace? No! La pipì non funziona sulle punture di medusa. In questo articolo, metteremo a nudo la verità dietro a questa pratica e vi forniremo le informazioni necessarie per affrontare le punture di medusa in modo sicuro ed efficace.

Per chi ha fretta:

  • L’urina non è un rimedio efficace per alleviare il dolore delle punture di medusa.
  • L’urina potrebbe persino peggiorare la situazione, poiché rischia di aumentare la sensazione di bruciore e irritazione.
  • È meglio seguire le giuste procedure di primo soccorso, come l’uso dell’acqua salata calda per alleviare il dolore causato dalle punture di medusa.

Analisi

Origini del mito

L’idea di utilizzare l’urina per alleviare il dolore delle punture di medusa sembra essere derivata da una mancanza di conoscenza scientifica e da tradizioni popolari. Spesso si sente dire che l’ammoniaca sia in grado di neutralizzare il veleno urticante delle meduse che rimane a contatto con il corpo a causa degli cnidociti, piccole parti velenose dei tentacoli che l’animale lascia sulla zona colpita; le meduse li usano per difendersi dai predatori e per immobilizzare le proprie prede. L’urina sarebbe utile poiché contiene urea ovvero la sostanza in cui il nostro corpo trasforma l’ammoniaca, che per gli esseri umani è tossica. In passato, potrebbe essere stata una soluzione che sembrava funzionare per alcune persone, ma la verità è che ci sono metodi migliori e più efficaci. Inoltre, sebbene sia comune dire «puntura di medusa», va notato come questi animali non siano dotati di pungiglioni.

Composizione dell’urina

L’urina contiene una miscela complessa di sostanze chimiche e scorie metaboliche. Non contiene ingredienti specifici che possano calmare il dolore delle punture di medusa. Potrebbe funzionare solo se molto concentrata, ma una persona che beve la giusta quantità di acqua al giorno non avrà un’urina sufficientemente concentrata da alleviare il dolore

Cosa fare se si viene punti da una medusa, soluzioni efficaci

Invece di utilizzare l’urina, ci sono alcune soluzioni più efficaci e sicure per alleviare il dolore delle punture di medusa.

  • Acqua salata e/o di mare, possibilmente calda: Circa l’1% – riporta Dottoremaèveroche – del veleno viene rilasciato al contatto con la pelle. Per questo è fondamentale fare in modo che la restante parte resti negli cnidociti. L’acqua dolce, avendo una concentrazione salina diversa da quella del mare, potrebbe entrare nelle sacche per osmosi inversa e farle esplodere, rilasciando molto più veleno. Per questo una volta arrivati a riva si dovrebbe sciacquare immediatamente la zona colpita con acqua salata. L’acqua salata può aiutare a rimuovere i tentacoli rimasti sulla pelle e può contribuire a ridurre il dolore e l’irritazione. Inoltre, poiché la tossina delle meduse è termolabile, utilizzare acqua calda (almeno 40 gradi) è meglio che utilizzare acqua a temperatura ambiente.
  • Aceto: Nelle specie mediterranee non serve, dato che il loro veleno sembra essere neutralizzato da sostanze basiche come acqua salata e bicarbonato, ma contro le ben più pericolose meduse dei mari australiani, la cui puntura può portare alla morte, l’aceto al 5% può inibire la liberazione di veleno dalle cellule delle meduse. Inumidire un batuffolo di cotone con aceto e tamponare delicatamente la zona colpita per diversi minuti.

Cosa non fare

  • Evitare di sfregare o mettere sostanze solide a contatto con la parte punta in qualsiasi modo, perché potrebbe portare al rilascio di ulteriore veleno.
  • Evitare l’acqua dolce, potrebbe far esplodere le sacche di veleno.
  • Evitare di usare creme al cortisone: come spiegato dal dermatologo e venereologo Francesco Sacrini per Humanitas, queste raggiungono il loro scopo troppo lentamente, e per spalmarle sarebbe necessario sfregare la parte colpito.
  • Evitare di scaldare la cute sfregandovi oggetti caldi o con fiamme libere, che potrebbero generare ustioni.

Conclusioni

Ripetiamolo: la pipì non funziona sulle punture di medusa. L’idea che l’urina possa alleviare il dolore delle punture di medusa è un mito senza fondamento scientifico. In realtà, l’urina potrebbe persino peggiorare la situazione e aumentare l’irritazione. È meglio evitare questa pratica e seguire invece le procedure di primo soccorso corrette, come l’uso dell’acqua salata, dell’aceto o dell’applicazione di calore moderato. Ricordate che la sicurezza e il benessere sono la priorità quando si affrontano situazioni come le punture di medusa. Quindi, la prossima volta che sarete sulla spiaggia e incontrerete questa situazione spiacevole, ricordate di utilizzare metodi efficaci ed empiricamente supportati per alleviare il dolore e guarire rapidamente.

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