Shoigu: «La Polonia vuole annettere l’Ucraina occidentale». E Varsavia invia 2 mila soldati al confine bielorusso

Il ministro della Difesa di Mosca ha detto che la Polonia «è diventata il principale strumento della politica antirussa di Washington»

Si alza la tensione tra Mosca e Paesi Nato a sostegno di Kiev. «La disponibilità dell’Occidente a investire in Ucraina una parte significativa delle sue risorse disponibili per ribaltare a suo favore la situazione sul campo di battaglia crea seri rischi di un’ulteriore escalation del conflitto», afferma Sergei Shoigu. Le accuse rivolte all’Occidente dal ministro della Difesa russo rendono più complessa l’ipotesi di un ripristino dell’accordo del grano, tema che dovrebbe essere affrontato direttamente da Vladimir Putin in un bilaterale con l’omologo turco, Recep Tayyip Erdoğan, a fine agosto. «Dal febbraio dello scorso anno, l’Ucraina ha ricevuto centinaia di carri armati, oltre 4 mila veicoli da combattimento corazzati e veicoli blindati, oltre 1.100 pezzi d’artiglieria, decine di sistemi missilistici multipli avanzati e sistemi missilistici terra-aria di fabbricazione occidentale», aggiunge Shoigu. Il quale, sempre in un passaggio riportato dalle agenzie di stampa russe oggi, 9 agosto, sostiene che la Polonia nutra l’ambizione di instaurare un’alleanza strutturale con l’Ucraina per poi annetterne le regioni occidentali. Il ministro stigmatizza l’intenzione di Varsavia di «creare il più potente esercito europeo». Acquistando ingenti quantità di armi da Stati Uniti, Regno Unito e Corea del Sud, dice, «la Polonia è diventata il principale strumento della politica antirussa di Washington».


La pressione al confine con la Bielorussia

Sempre secondo il ministro della Difesa di Mosca, circa 360 mila soldati, 8 mila veicoli corazzati, 6 mila sistemi di artiglieria e mortai e 650 aerei ed elicotteri degli Stati membri della Nato sono stati stazionati nelle immediate vicinanze dei confini Russia-Bielorussia. «La forza numerica delle unità degli Stati membri extraregionali della Nato è cresciuta di 2,5 volte dal febbraio dello scorso anno». Certamente vera è la strategia preventiva che la Polonia sta adottando per proteggere i propri confini. Il viceministro dell’Interno, Maciej Wasik, spiega all’agenzia di stampa polacca Pap che altri 2 mila soldati raggiungeranno presto la frontiera con la Bielorussia: «Questa decisione è stata presa dal Comitato di sicurezza, dal ministro Mariusz Blaszczak». Stando alle parole del vice ministro, la pressione sul confine Polonia-Bielorussia sta crescendo: è previsto che i soldati raggiungano il confine con i territori governati da Minsk nelle prossime due settimane. Intanto, dall’Ufficio del procuratore generale ucraino, arriva un aggiornamento sul numero di minori ucraini coinvolti nel conflitto: 499 bambini morti, quasi 1.100 feriti in condizioni di diversa gravità. La maggior parte dei bambini vittime dei combattimenti proviene dalla regione di Donetks, seguita da quelle di Kharkiv, Kiev, Cherson, Zaporizhzhia, Mykolaiv, Dnipropetrovsk, Chernihiv e Lugansk.


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