«Cane buongustaio», il medico del referto sessista prova a difendersi: «Era uno scherzo»

Antonio Battista nega di aver fatto apprezzamenti fisici o tentato approcci con la 28enne. Una versione in contrasto con quella della ragazza

«La ragazza era agitata, per calmarla me ne sono uscito con quella frase. Ha funzionato, perché ha sorriso, come gli altri presenti». Così il dottor Antonio Battista, autore del referto medico sessista a una ragazza di 28 anni, prova a difendersi. Il medico aveva definito «buongustaio», su un documento ufficiale, il cane che aveva morso le natiche della giovane che si era presentata il 26 luglio scorso in pronto soccorso poco dopo la mezzanotte, secondo quanto raccontato dal Giornale di Merate. Uno scherzo, insomma. Che, però, non sembra essere stato di gradimento né della paziente – che ha dichiarato di aver subito una visita a suon di battutine e apprezzamenti inopportuni a sfondo sessuale – né del direttore generale dell’Asst di Lecco, Paolo Favini, che è intervenuto e ha sospeso il dottore. «La paziente ha l’età di mia figlia, mi sono comportato come mi sarei comportato con lei, perché cerco sempre di trattare i pazienti come se fossero miei familiari per metterli a proprio agio», tenta di giustificarsi Battista in un’intervista a Il Giorno.


Nega gli apprezzamenti fisici

Nega di aver espresso apprezzamenti fisici o di aver tentato approcci. «Ho toccato la natica della paziente con due dita appena per riuscire ad applicarle con gli strumenti chirurgici i punti di sutura», spiega. E aggiunge che è stata una sua distrazione il fatto che la scritta cane buongustaio sia rimasta sul referto: «L’ho scritta a mo’ di appunto e l’ho detto pure alla paziente, sempre per strapparle un sorriso. L’intenzione era quella poi di cancellare l’indicazione “cane buongustaio“ e sostituirla con “cane morsicatore“ o “molossoide“ al momento di compilare il referto con la prognosi di 10 giorni. C’erano altri pazienti da visitare, di notte si è soli di guardia, mi sono dedicato ad altri casi e così mi sono dimenticato di correggere. Purtroppo è andata così, mi spiace». Un versione in contrasto con quella della 28enne, la quale ha lamentato che durante la visita il dottore l’ha sfidata dicendo: «Pensa che non ho il coraggio di scrivere che il cane è un buongustaio?». Ora Battista sta valutando con i suoi avvocati un’eventuale richiesta di danni perché sarebbe stato sospeso senza essere sentito.


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