Addio a Peppino Gagliardi, il «vagabondo della verità» muore a 83 anni

Noto principalmente per “Settembre”, viene ricordato per molti altri successi nel corso della sua carriera

Peppino Gagliardi è morto ieri all’età di 83 anni. Icona della musica napoletana, era cresciuto nel quartiere popolare del Vasto dove aveva mosso i primi passi nel mondo della musica suonando e cantando alle feste della zona. Lì, raccontava sempre, era stato notato da un gruppo di musicisti mentre si esibiva proprio nel palazzo dove abitava. Il cambio di vita arrivò con la morte del padre, tra il 1953 e il 1954, quando per guadagnarsi da vivere iniziò a suonare la propria fisarmonica ai matrimoni e alle feste rionali, guadagnandosi quel tanto di fama sufficiente a lanciare I Gagliardi, il suo gruppo. Partecipò varie volte a Sanremo, le prime senza riscuotere particolare calore da pubblico e giuria. Continuando a suonare nella sua Napoli, però, arrivò la notorietà, che coincide con Che vuole questa musica stasera, brano di Profumo di Donna di Dino Risi. Vi furono altri successi nazionali come Settembre (1970), T’amo e t’amerò e Come le viole, con i quali tornò a calcare i palchi dell’Ariston, in una carriera da Vagabondo della verità, come si definiva, e come ha intitolato uno dei suoi album, nel 1974. Da ieri rimane la sua musica e il ricordo di un’artista che, pur da vagabondo, non ha mai abbandonato la sua città.


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