La hostess Ilaria de Rosa resta in carcere per altri sei mesi: il tribunale saudita ha confermato la pena detentiva

La giovane della provincia di Treviso era stata arrestata lo scorso 5 maggio con l’accusa di detenzione di droga

Ilaria De Rosa, la hostess di 24 anni della provincia di Treviso, rimarrà in carcere in Arabia Saudita fino a novembre. Il tribunale ha confermato la pena detentiva di sei mesi nei suoi confronti anche con la sentenza di appello emessa oggi. La giovane assistente di volo della compagnia aerea Avon Express, era stata fermata lo scorso 5 maggio durante un party in un villa. La polizia saudita, in quell’occasione le aveva trovato uno spinello nascosto nel reggiseno. L’accusa di detenzione di droga – che la giovane ha sempre respinto – l’ha fatta, infine, finire in cella a Jeddah. Oggi – giovedì, 17 agosto – la sentenza di appello che ha confermato la condanna emessa dopo il suo arresto. Nel frattempo, continuano le procedure per la richiesta di grazia che i suoi legali – messi a disposizione della Farnesina – hanno presentato al re saudita, che non ha ancora emesso il verdetto. 


La ricostruzione

L’episodio è accaduto a Jeddah, sul Mar Rosso. La 24enne ha raccontato che mentre si trovava con altre persone nel giardino della villa di un suo amico, lei – insieme ad altri ospiti – sono stati circondati da una decina di poliziotti in borghese armati. L’assistente di volo, che ha studiato allo United World College di Maastricht, è stata l’unica donna perquisita la sera del 5 maggio. Solo una volta arrivata alla stazione di polizia, De Rosa si sarebbe resa conto di essere stata arrestata. Il primo interrogatorio in inglese è, infine, avvenuto a 5 giorni dal blitz. E in quella occasione lei ha negato ogni tipo di addebito circa il consumo o la detenzione di droga. Gli amici – un egiziano, un tunisino e un saudita – sono stati condannati a un anno e mezzo di carcere ciascuno.


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