La chat degli orrori su Telegram dopo lo stupro di Palermo, parte la caccia: «Avete il video?»

Circola per ora solo il fermo immagine relativo alla violenza sessuale di Palermo sui canali Telegram, dove crescono le richieste di scambi in due gruppi con materiale pedopornografico

Due gruppi Telegram, uno pubblico e privato, che contano rispettivamente 12mila e 14mila iscritti. Le chat sono intitolate ad Andrea Dipré – il «re del trash» – e da qualche giorno hanno un unico obiettivo: trovare il video dello stupro di gruppo di cui è stata vittima una ragazza di 19 anni a Palermo lo scorso 7 luglio. A pubblicare alcuni stralci delle chat della vergogna è la Repubblica, che ha ricostruito alcuni scambi di messaggi sui due gruppi Telegram. «Avete il video dello stupro di Palermo?», chiede un utente. In cambio del filmato c’è chi offre foto e video di bambini in biancheria, madri e sorelle riprese dai buchi della serratura. Ma anche donne che prendono il sole in spiaggia o filmate di nascosto in un qualsiasi momento della loro giornata.


Il video della violenza sessuale, girato da uno dei sette indagati, ancora non si trova. In compenso, c’è chi è riuscito a identificare la vittima dello stupro e posta la sua foto sul gruppo. «È la ragazza di Palermo?», chiede un utente. «Sì», confermano altri tre. Quelle chat, spiega oggi la Repubblica, vengono usate in genere da utenti che chiedono di creare porno deep fake, ossia foto o video e audio creati grazie a software di intelligenza artificiale partendo da contenuti reali. «Scrivetemi se volete mettere la vostra amica su un porno o spogliata», offre uno degli utenti. In cambio si accettano scambi di contenuti oppure pagamenti tramite PayPal. Da qualche giorno, però, molti utenti del gruppo Telegram sembrano essere ossessionati dal video dello stupro di Palermo. E a intervalli più o meno regolari c’è chi scrive nella chat: «Ma quindi ancora niente?».


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