Vannacci riappare in tv: «Se avessi un figlio gay? Lo accetterei. Un futuro in politica? Mai dire mai»

Il generale destituito dagli incarichi di vertice dal ministero della Difesa torna a parlare in un’intervista a Zona Bianca, su Rete4

Nuovo giorno, nuove dichiarazioni del generale Roberto Vannacci destinate a far notizia. In questo caso il militare destituito dagli incarichi di vertice dal ministero della Difesa si sbottona sulla sua idea di genitorialità, intervistato da Giuseppe Brindisi nel corso della puntata di Zona Bianca, in onda in prima serata oggi 23 agosto su Retequattro. «Se avessi un figlio gay? Come qualsiasi padre che ama e adora i propri figli in qualsiasi condizione e in qualsiasi situazione cercherei di fare il suo bene a prescindere dal fatto che sia gay o non sia gay, questa il normale atteggiamento di un genitore nei confronti del figlio. Il parere del genitore nei confronti dell’atteggiamento del figlio non conta nulla. Certo che lo accetterei, non siamo mica a Sparta che li buttiamo giù dalla rupe, assolutamente certo che sì», ha dichiarato.


Ma nessun passo indietro rispetto alle accuse che gli sono state mosse negli scorsi giorni per il suo libro Il Mondo al contrario, in cui si scaglia contro le «discutibili regole di inclusione e tolleranza» che starebbero «imponendo» le minoranze: «Non riconosco le accuse (di omofobia, sessimo e razzismo, ndr) che mi sono state mosse», ha commentato. La politica? Per il momento non sembrerebbe rientrare nei suoi piani, ma never say never: «Io sono una persona, un professionista delle operazioni speciali e, come tale, non mi chiudo mai alcuna alternativa e le lascio tutte aperte. Quindi non dirò mai di no, ma dico che per ora faccio il soldato e continuo a fare il soldato. In base a quello che sarà il futuro, le alternative, quello che avrò intenzione o piacere di fare, poi deciderò». Nelle scorse ore, si è diffusa l’ipotesi di una sua possibile “via d’uscita” dall’Esercito, che potrebbe arrivare direttamente dalla Lega con una candidatura da indipendente alle prossime Europee di giugno 2024.


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