Dopo la morte di Prigozhin che futuro avrà il gruppo Wagner?

Tutte le ipotesi in campo. Mentre molti mercenari cercano di lasciare la Bielorussia

Dopo la morte del fondatore del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, a bordo dell’aereo precipitato nella regione di Tver in Russia in tanti si chiedono che fine faranno i suoi fedelissimi. Quelli che sono rimasti accanto a lui anche dopo la clamorosa insurrezione (fallita) contro il Cremlino dello scorso 24 giugno.


Chi è rimasto in Libia avrà l’appoggio di Mosca, chi è in Bielorussia sarà marginale

Oggi il Corriere della Sera lancia alcune ipotesi sul futuro dei mercenari. L’indicazione probabilmente più interessante arriva dalla Libia, dove i mercenari russi operano almeno dal 2016 in sostegno al regime autonomo del generale Khalifa Haftar a Bengasi in contrapposizione a quello di Tripoli. Ieri, poche ore prima dello schianto aereo, è arrivato a Bengasi il viceministro della Difesa russo, Yunus-Bek Yevkorov. Saranno gli ufficiali del ministero della Difesa di Mosca a determinare le strategie in Libia, Siria e in tutte le sue basi. Quelli oggi in Bielorussia diventeranno sempre più marginali.


Mercenari allo sbando

Di diverso avviso è l’analisi di Repubblica che dipinge dei mercenari allo sbando, con la Wagner oramai al tramonto totale. In molti avrebbero cercato di lasciare la Bielorussia nelle ultime ore. Secondo il quotidiano l’uccisione di Prigozhin potrebbe essere la fine delle operazioni dei mercenari in Africa e senza indicazioni chiare e immediate gli uomini allo sbando potrebbero non avere altra scelta che farsi assorbire da nuovi gruppi. Lo stesso fondatore aveva precisato che il paese di Aleksandr Lukashenko, che ospitava la Wagner in almeno due caserme – ieri sera, spiega la testata, rimaste paradossalmente senza Internet – era soltanto una tappa temporanea.

Prigozhin e la fretta di tornare

Ma perché Prigozhin si trovava a bordo di quel volo? Sempre Repubblica spiega che su Telegram gira una versione interessante sul viaggio del fondatore. Aveva fretta di tornare in Russia per bloccare il piano di Andrey Averyanov, vice dei servizi militari (Gru), che vuole sostituire la Wagner con la creazione di una nuova brigata di 20mila uomini da spedire nel continente africano. Averyanov viene dall’Unità 29155, che si occupa delle operazioni clandestine dell’intelligence russa come gli avvelenamenti all’estero.

Leggi anche: