Cristina Seymandi e la fine della storia con Massimo Segre: «È servita la polizia per recuperare le mie cose. Avrei fatto a meno di questa centrifuga»

La lettera della donna alla trasmissione Zona Bianca

Continua a procedere a colpi di sgambetti e piccole vendette la fine della relazione tra Massimo Segre e Cristina Seymandi. seyDa quando è stato diffuso online il video in cui l’imprenditore accusava la compagna di ripetuti tradimenti – di fronte agli invitati di quello che doveva essere l’evento per annunciare il loro fidanzamento – la loro storia d’amore si è trasformata in una sorta di tormentone estivo. A proposito di quell’episodio, Seymandi aveva parlato di «violenza sessista», mentre Segre aveva rivendicato la decisione di rendere pubblici i tradimenti della (ormai ex) compagna davanti a tutti. Nelle settimane successive, i dissidi tra la coppia sono continuati a colpi di apparizioni pubbliche e recriminazioni, relative alla scomparsa dell’anello di fidanzamento e a un misterioso bonifico di 680mila euro a favore di Seymandi finito al centro di causa civile: «Non è vero che mi avrebbe richiesto la restituzione della somma. Questa circostanza non è provabile in giudizio, molto semplicemente perché non è mai accaduta», assicura ora la donna in una lettera inviata alla trasmissione Mediaset Zona Bianca.


Seymandi svela anche un nuovo dettaglio di ciò che è accaduto dopo la fine della sua storia d’amore con Segre. «Da quella serata non mi è stato più permesso di entrare nella casa dove risiedevo con Massimo. Ho dovuto far intervenire la polizia per accompagnarmi e recuperare i miei effetti personali», racconta la donna nella lettera inviata a Zona Bianca. La donna poi aggiunge: «Massimo mi confidò di aver commesso anche lui degli errori nelle sue precedenti relazioni. Gli domando: avrebbe gradito se le sue compagne gli avessero riservato lo stesso identico trattamento che lui ha riservato a me? Quali che siano stati i miei errori veri o presunti nella vita di coppia, mi sarei aspettata non un’umiliante messa in scena ma un confronto schietto». Infine, una considerazione su come è cambiata la sua vita dopo la rottura con Segre: «In modo violento sono spettatrice della mia stessa vita. Avrei fatto a meno di questa centrifuga».


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