Raffica di droni ucraini sulla Crimea. Kiev conferma: «Decine di morti»

Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa russo sono stati abbattuti 42 velivoli. Ma sui media ucraini si racconta ben altro

Nell’attacco ucraino con i droni sulla Crimea occupata, portato a termine dall’intelligence ucraina e dal Servizio di sicurezza civile di Kiev (Sbu), sarebbero morte decine di persone. Lo affermano alcuni media ucraini, tra cui Rbc Ukraine e Ukrainska Pravda citando fonti interna alla Sbu. L’attacco avrebbe colpito la base militare colpito dove si trova la 126ma brigata della Flotta russa del Mar Nero, che ha sede nel villaggio di Perevalne. Oltre ai morti ci sarebbero anche decine di feriti e i droni avrebbero colpito anche un deposito di munizioni. Stamane il ministero della Difesa russo ha reso noto di aver respinto un attacco con 42 droni ucraini e di un missile S-200 nella regione di Kaluga, in Crimea. Secondo quanto affermato dal ministero, dei 42 droni abbatti «9 sono stati distrutti sul territorio della Repubblica di Crimea», mentre gli altri «33 sono stati colpiti da contromisure elettroniche e si sono schiantati senza raggiungere l’obiettivo». Quanto al missile, invece, il ministero della Difesa russo ha riferito di aver intercettato un tentativo di colpire la regione di Kaluga, a Sud-Ovest di Mosca, con un missile S-200 «che è stato rilevato e distrutto dai sistemi di difesa aerea». Come riferito su Telegram da Mikhail Razvozhayev, governatore filorusso della città di Sebastopoli, «diversi droni sono stati distrutti sul promontorio di Chersones, alla periferia di Sebastopoli, a circa 10 chilometri da Sebastopoli, porto d’origine delle navi russe».


Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «In Crimea la vittoria è dietro l’angolo»

Poche ore prima dell’attacco di droni, il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyryl Budanov, aveva dichiarato «L’importanza di questa operazione speciale, prima di tutto, è che le persone ci credano. Prima di tutto, le persone non si trovano nemmeno sul territorio dell’Ucraina continentale, ma in Crimea. In modo che ricordino e credano che la vittoria è proprio dietro l’angolo. E anche la loro liberazione non è lontana». Budanov ha poi voluto rassicurare gli abitanti della Crimea: nessuno li lascerà lì. Quando verranno effettuati determinati attacchi sul territorio della Crimea, non finirà lì: ci sarà un’operazione di terra, ci sarà la restituzione dei nostri territori. Presto tutti aspetteranno il loro ritorno a casa». Secondo Budanov, infine, qualsiasi sforzo diplomatico senza la presenza di una «forza reale» rischia di non portare a nessun risultato concreto.


Media ucraini: «Colpito villaggio in Crimea 3 morti e diversi feriti»

Secondo quanto riferito dai media ucraini 3 persone sarebbero morte a seguito di un attacco contro il villaggio di Perevalne, nel distretto di Simferopoli, in Crimea. Lo riferisce il canale Telegram Crimean wind, citato da Rbc-Ukraine sulla stessa piattaforma social. In zona, come sottolineato da Rbc-Ukraine, era di stanza la 126esima brigata separata della guardia costiera della flotta russa del Mar Nero. A seguito dell’attacco si sono registrati tre morti e diversi feriti.

Gli attacchi su Odessa

Nelle scorse ore, invece, secondo quanto riferito dalle forze armate di Kiev, sono stati abbattuti tutti i missili da crociera lanciati dai russi sulla regione di Odessa. A renderlo noto è Sergii Bratchuk, portavoce dell’amministrazione militare regionale: «Questa volta il nemico ha inviato due missili Kalibr dal Mar d’Azov verso il centro della regione. Le forze di difesa aerea hanno fatto un ottimo lavoro: entrambi i missili sono stati distrutti».

Foto in copertina di repertorio

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