«Condoglianze per la perdita…», il telegramma di Zaia lo apre il “defunto” ancora vivo. La gaffe col carabiniere in pensione

Il governatore del Veneto si è dovuto scusare con l’ufficiale dei carabinieri in pensione, che a sua volta lo ha invitato a cena

Ad aprire il telegramma di condoglianze da parte di Luca Zaia per la sua dipartita è stato lo stesso Antonio Mario Ria, ex comandante del Nucleo operativo e Radiomobile dei carabinieri di Castelfranco, attualmente presidente della sezione locale dell’associazione nazionale carabinieri. «Carissimi, vi sono vicino in questo momento di profondo dolore per la perdita dell’amato Antonio Mario. Sentite condoglianze». Firmato: «Luca Zaia. Presidente della Regione del Veneto». Ria insomma è ancora vivo, anzi ammette di averla anche «presa sul ridere». Certo davanti a quel telegramma, racconta al Corriere del Veneto «ho strabuzzato gli occhi». Ma alla fine ha anche voluto rispondere al governatore del Veneto, invitandolo a bere un prosecco, anche per dimostrargli che è ancora tra i vivi.


Il retroscena sulla gaffe

Ma com’è partito quel telegramma? È lo stesso Zaia a spiegare il retroscena di «un mero errore umano di una giovanissima collaboratrice, che ha invertito i messaggi di condoglianze e congratulazioni». Zaia quindi aggiunge: «Avevo infatti richiesto di inviare un telegramma di complimenti all’ufficiale, del quale ho seguito le importanti vicende e al quale volevo far pervenire il mio omaggio. Devo dire che, involontariamente per questa svista, la mia attenzione per i risultati ottenuti dal Generale ha avuto una eco ancora maggiore: devo fargli i complimenti, porgendogli nuovamente le scuse, per l’ironia e la simpatia della sua risposta. Alla prima occasione sarò davvero contento di stringergli la mano».


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