Pietro Storti, il TikToker dopo le accuse di sessismo: «Non capite le mie parodie: se i figli sbagliano, è colpa vostra» – Il video

Il video sulle presunte avances da ragazze giovanissime non è più visibile sulla piattaforma. Ma l’influencer torna a parlare per rispondere a chi lo ha attaccato

Pietro Storti, TikToker figlio dell’attore Bebo Storti (e sedicente comico), dopo aver fatto discutere per il brano in cui dichiarava di «volere una tredicenne», sembrava impenitente. A margine della polemica per gli opinabili contenuti delle sue strofe, era tornato con un secondo video in cui – dopo una breve introduzione in cui fingeva di scusarsi – raccontava a ritmo di musica le presunte avances ricevute da ragazzine quindicenni e quattordicenni. Una sorta di sbruffonata di cui adesso, però, sul suo profilo non c’è traccia: il video, così come la clip dedicata alla «bambina», sono spariti. Forse oscurati dalla piattaforma, o forse buttati giù dallo stesso Pietro, che è tornato davanti alla telecamera per spiegare il suo punto di vista (questa volta, senza musiche tribali di sottofondo): «Facciamo un attimo i seri. Parliamo di quello che è successo negli ultimi giorni. Sono stato molto criticato per le mie parodie pubblicate su TikTok e poi anche sull’altro social. Più critiche sull’altro social perché su TikTok è difficile trovare i cinquantenni».


@pietro_storti

dai rega in 400 v 1 ancora non ho sentito una valida argomentazione


♬ suono originale – pietro.storti

Sopraffina ironia, insomma, che boomer e femministe incallite non sarebbero in grado di cogliere: «Molte persone, alcune anche conosciute che non sentivo nominare dal 2020, si sono risvegliate paladine della giustizia – e sottolineo “paladine” perché sono quasi tutte donne – per andare contro i video che ho pubblicato». E ancora: «Le frasi che ho sentito dire di più sono state: “Ti permetti di scherzare in un momento del genere”. È questo il problema, il fatto che per voi ci sia un momento in cui non scherzare, poi magari più avanti un momento in cui si può scherzare, fa già capire quanto poco seriamente prendete la questione. In realtà a voi non interessa. Volete sfruttare il momento per parlare, per fare numeri. Siete voi gli sciacalli delle notizie terribili di questi giorni, non io». «Per tutti i cinquantenni che hanno commentato – chiosa -, se i vostri figli commettono errori è colpa vostra, di come li educate, non mia. Per quanto riguarda tutti gli influencer che sono usciti dal sarcofago per parlare di questa cosa…come ve lo posso dire, siete irrilevanti. Fate soltanto una figuraccia a svegliarvi solo per queste cose, dopo anni in cui nessuno parla più di voi. Veramente una scena patetica. Per quanto riguarda il contenuto delle parodie, ma veramente c’è da argomentare su delle battute nel 2023? Ma fatemi il piacere».

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