Per Daniela Santanché la nomina a ministro è stata un affarone. Obbligata a cedere il suo 22% del Twiga, ci ha guadagnato 2,2 milioni

Superate le difficoltà su Visibilia con l’accordo con l’Agenzia delle Entrate, dal bilancio della sua società, la Immobiliare Dani, spunta un’altra sorpresa

Alla fine la nomina di Daniela Santanché a ministro del Turismo nel governo di Giorgia Meloni si è rivelata un affarone che ha reso più ricca di prima la diretta interessata nonostante tutte le difficoltà delle sue aziende coinvolte in varie procedure. L’obbligo di cessione delle sue quote nel Twiga di Forte dei Marmi per non incorrere nel conflitto di interessi ha infatti regalato alla Santanché una plusvalenza di 2,2 milioni di euro. La sorpresa arriva dal bilancio della Immobiliare Dani depositato a metà agosto alla Camera di commercio di Milano. È la società di famiglia di cui prima della nomina a ministro la Santanché era amministratore unico, carica che poi ha ceduto al figlio Lorenzo Mazzaro. L’immobiliare Dani fino all’autunno del 2022 possedeva il 22% del capitale del Twiga, dove erano soci sia il compagno della Santanché Dimitri Kunz d’Asburgo che Flavio Briatore. E proprio a loro la ministra del Turismo he venduto in parti uguali quel 22%.


La transazione è brevemente descritta nel bilancio 2022 di Immobiliare Dani srl: «La società ha proceduto alla vendita della partecipazione rappresentante il 22% dell’intero capitale sociale del Twiga srl, realizzando una plusvalenza pari ad euro 2.227.770». Un notevole affare quindi la nomina al ministero, tanto più che quei 2,2 milioni di guadagno rispetto a quanto quella quota era stata pagata originariamente per il 95% sono esentasse avendo i requisiti previsti dal primo comma dell’articolo 87 del Tuir, come spiega sommariamente la relazione di bilancio di Immobiliare Dani.


Con l’uscita dal capitale per altro non si è interrotto il rapporto della Santanché con il Twiga, sia perché ora al comando dello stabilimento di lusso di Forte dei Marmi c’è il compagno di vita Dimitri, sia perché nel maggio scorso Immobiliare Dani ha costituito proprio con Dimitri una nuova società semplice, la L.D.D. che vende la propria consulenza sull’organizzazione di eventi e party proprio al Twiga srl. Per statuto però nonostante la partecipazione al capitale sia paritaria (50% ciascuno) Immobiliare Dani ha diritto al 90% degli utili della L.D.D. tanto è che quegli incassi ora sono stati messi a garanzia dell’accordo per la rateizzazione del debito di Visibilia srl appena accettato dalla Agenzia delle Entrate.

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