Giovanbattista Cutolo, chiuso il pub dove è partita la lite che ha portato all’omicidio. Il Teatro San Carlo dedica una borsa di studio in nome del giovane musicista

Già nel 2022 ci fu una rapina a danni di due clienti. La dinamica della escalation di violenza documentata da testimoni e il circuito di videosorveglianza

Il questore di Napoli, Maurizio Agricola, su proposta della Squadra Mobile, ha disposto la sospensione per la durata di 30 giorni del pub di piazza Municipio a Napoli dove si è verificata la lite che ha poi portato all’omicidio del musicista Giovanbattista Cutolo da parte di un sedicenne. Da quel luogo è partita l’escalation di tensione culminata con il sedicenne che ha aperto il fuoco uccidendo il giovane 24enne. Secondo la ricostruzione degli inquirenti la discussione tra il gruppo del killer e gli amici di Giogiò sarebbe nata per uno scooter parcheggiato male. Questo sarebbe stato il pretesto che ha generato una rissa tra il gruppo del 16enne e quello degli amici di Giovanbattista. In una prima fase una bustina di maionese è stata versata sulla testa di un amico del giovane musicista. Poi c’è stato un colpo sferrato con uno sgabello che ha colpito Cutolo. Quando il 16enne avrebbe visto «avvicinarsi con una bottiglia in mano» il 24enne e notando che era «molto più grosso» di lui, si sarebbe fatto passare una pistola da uno degli amici. Da lì in poi il punto di non ritorno. Tre spari in sequenza, il fuggi fuggi generale, e Giovanbattista Cutolo che cade a terra, sotto gli occhi smarriti della fidanzata, con il torace attraversato da una pallottola. In particolare, gli agenti hanno accertato, attraverso l’acquisizione di video degli impianti di videosorveglianza e l’ascolto dei testimoni che il pub è il punto da cui è partito tutto. Non solo: già nel marzo del 2022, l’area esterna del locale era stata teatro di una rapina ai danni di due avventori. Il provvedimento – si spiega – è finalizzato a scongiurare «un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini».


Il teatro San Carlo dedica una borsa di studio al giovane ucciso

Carlo Fuortes, sovrintendente del San Carlo di Napoli, ha annunciato una borsa studio in nome di Giovanbattista Cutolo. «Non è una questione di regolamento conti – ha dichiarato Fuortes – è un problema sociale e culturale. Le istituzioni devono impegnarsi perché questo non accada più. L’unico modo è far sì che cresca la cultura. Abbiamo pensato di intitolare una borsa di studio in nome di questo giovane musicista. Questo consentirà a dei talenti emergenti di finanziare il loro futuro».


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