Pino Insegno, il ritorno in Rai tra le polemiche: «Ci devono accettare: è una società multilaziale. Non parlo da 8 mesi, eppure…»

Il doppiatore condurrà due programmi nella prossima stagione: oggi la presentazione dell’offerta autunnale sulla tv pubblica

«Viviamo in una società multilaziale, ci devono accettare». Pino Insegno si prepara al suo nuovo debutto in Rai e lo fa rispondendo alle polemiche degli ultimi mesi che hanno fatto seguito all’annuncio del suo ritorno, insieme ai numerosi stravolgimenti del palinsesto della tv pubblica. Dal 25 settembre su Rai 2 condurrà Il mercante in fiera in access prime time, mentre da gennaio prenderà il posto di Flavio Insinna alla guida de L’Eredità. Proprio la sostituzione del conduttore che negli ultimi 5 anni ha presentato il game show su Rai 1 non è passata inosservata, e oggi – 6 settembre – alla presentazione dell’offerta autunnale illustrata dal direttore intrattenimento day time Angelo Mellone ha voluto precisare: «Sono otto mesi che leggo di me senza che io parli, sono felice finalmente di farlo. Vengo da un’esperienza importante nel game, con Reazione a catena e il Mercante in fiera, dove ho imparato a condurre. Lì ho imparato a fare dei passi indietro e a valorizzare il concorrente più possibile». Ma nei mesi scorsi la polemica più grande ha riguardato Ainett Stephens e la possibilità che potesse tornare a ricoprire il ruolo di Gatta nera, l’iconico personaggio del programma. In un’intervista poi smentita, Insegno avrebbe detto: «Ovviamente ci sarà la Gatta Nera, la stiamo cercando. Ainett Stephens è diventata un po’ più grande, sono passati tanti anni». Il conduttore ha negato di aver detto quella frase e ha fatto intendere che non è più prevista quella figura nel programma. E oggi ha aggiunto: «Non ho mai detto niente sull’età o sui colori della pelle, non ho mai detto niente di niente».


Le novità a L’Eredità

Insegno vuole ora riportare in tv quanto imparato durante l’esperienza a Reazione a catena tra il 2010 e il 2013. «Ho imparato a fare passi indietro e a valorizzare il concorrente, così ho fatto con i vari game dove riesco a mettere di mio che sono attore, comico, doppiatore, con leggerezza». Il conduttore rivela che da gennaio ci saranno alcune novità, senza stravolgere il programma che raccoglie da Insinna: «L’eredità è un traditional della Rai, di mio ci saranno dei giochi nuovi intonati al mio modo di condurre ma io cerco sempre di fare passi indietro e di valorizzare i concorrenti, più li valorizzi più vince il programma. Cercherò di alternare il mio essere attore, il mio essere doppiatore e il mio essere “cazzaro” all’interno dello stesso programma. Finora è andata bene». E spiega di essere emozionato per il ritorno alla conduzione: «È sempre una bellissima novità, perché il giorno in cui mi sveglierò dando per scontato che ho doppiato più di 400 film, condotto 200 puntate, fatto 40 anni di teatro sarà finita. Vorrà dire che non sono più in grado di provare emozioni e trasmetterle. Vivrò questo ritorno come la prima volta, con la voglia di confrontarsi con me stesso».


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