Pino Insegno non crede agli ascolti bassi del suo Mercante in Fiera: «Ma quale flop, l’obiettivo è il raddoppio»

Raggiunto il 3.4 per cento di share. Un po’ pochino per la fascia d’orario e il tipo di programma

«Ma quale flop, gli ascolti sono buoni, in linea con la rete, un po’ più alti». Non ci crede Pino Insegno e commenta così il risultato della prima puntata de Il Mercante in fiera, il game show del preserale ieri sera su Rai2. Il debutto è stato seguito da 638 mila spettatori (3.4 per cento di share). Una percentuale un po’ bassina per il canale e la tipologia di programma. «La cosa bella è che finiamo il programma al 5 per cento di share quindi il programma è andato in crescendo e ha chiuso in grande crescendo. Quello che dobbiamo fare noi ora è cercare di raddoppiare gli ascolti di quella fascia», ha dichiarato a Repubblica. «Dopo otto minuti di pubblicità – spiega il conduttore – i risultati che abbiamo ottenuto sono già un miracolo. Il pubblico deve scoprire che c’è un programma. Le somme si potranno tirare dopo almeno due settimane, siamo appena all’inizio: l’obiettivo è di andare meglio della fascia, che significa fare il 4, il 5 o il 6 per cento di share, che vorrebbe dire un successo senza precedenti. A tutti i programmi che nascono bisogna dare il tempo di crescere e di essere scoperti, soprattutto un quotidiano. Andrà sempre meglio». Il programma ha ricevuto la sua pubblicità ancora prima di iniziare. Da una parte le continue interviste di Insegno, dove lamenta degli attacchi perché legato alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dall’altra la querelle con l’ex Gatta Nera Ainett Stephens, non richiamata per la nuova edizione de Il Mercante in Fiera. Sui social la prima puntata è stata accolta con debole entusiasmo.


(in copertina foto ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)


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