Scuola, primo giorno per 7 milioni tra auguri e paure. E aumentano i crolli negli edifici scolastici

Danni causati dall’età delle strutture e dalla poca manutenzione che hanno provocato il ferimento di sette persone. Valditara: «Auguri per quel momento sempre uguale e sempre diverso»

«Quel momento sempre uguale e sempre diverso: il nuovo inizio dell’anno scolastico». Così inizia il messaggio a tutti gli studenti e le studentesse del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara in occasione del rientro a scuola previsto per questa settimana in tutte le regioni italiane esclusa la provincia di Bolzano e quindi per circa 7 milioni di studenti. Un anno che inizia con la diffusione di un dato allarmante. Tra tra settembre 2022 e agosto 2023 si sono verificati 61 crolli o distacchi di intonaco. Cifra mai toccata da quando vengono registrati i numeri. Danni causati, si legge nel rapporto Cittadinanzattiva sulla sicurezza delle scuole dall’età degli edifici e dai materiali usati nella costruzione. Problemi a cui alcune opere del Pnrr dovrebbero provvedere, ma dei quali mancano «aggiornamenti puntuali sullo stato di avanzamento dei lavori».


I dati su crolli e insegnanti

Del totale, 24 sono avvenuti al Sud e nelle Isole (39%), 23 nel Nord (38%), 14 nelle regioni del Centro (23%). Per la prima volta, inoltre, sono stati registrati cedimenti nelle sedi universitarie. In totale, i crolli hanno ferito sei studenti e una collaboratrice scolastica, oltre a provocare danni e interruzione della didattica. Se sulle strutture le notizie non sono buone, qualcosa sembra muoversi per le cattedre. «Abbiamo un programma di inserimenti nella pubblica amministrazione che per quel che riguarda la scuola prevede nei prossimi mesi di inserire 60 mila nuovi insegnanti», ha dichiarato il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo da Genova, parlando di un anno scolastico che si apre con 200 mila docenti precari in classe.


L’augurio di Valditara

Quadro comunque allarmante che non appare nel messaggio del ministro Valditara: «Dal punto di vista delle procedure che il Ministero deve garantire, l’inizio dell’anno scolastico è un rito consolidato. E quest’anno abbiamo velocizzato i tempi grazie a un importante piano di semplificazione», si legge nella comunicazione del ministro. Valditara si rivolge direttamente agli studenti e alle studentesse: «Ma dal punto di vista vostro, dal punto di vista di ciascuno di voi, l’inizio è sempre nuovo. E per noi, quello che conta di più siete proprio voi, è il vostro inizio, perché il centro di un sistema d’istruzione moderno deve essere la persona. Voi con le vostre capacità da scoprire e moltiplicare giorno per giorno, voi con i vostri sogni che sono il contrario delle chimere, voi con le vostre storie da scrivere, con le vostre capacità e i vostri progetti. Buon anno!».

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