Meloni, lo sfogo all’Assemblea FdI: «Mesi di fango anche sui famigliari: Arianna penalizzata solo perché mia sorella»

Gli attacchi secondo la leader di FdI si sono rivelati solo un «boomerang, perché hanno dimostrato solo che ero esattamente la persona che dicevo di essere»

Torna a difendere i suoi famigliari Giorgia Meloni, stavolta davanti all’Assemblea di Fratelli d’Italia che la premier ha aperto oggi 12 settembre con la sua relazione, in cui ha commentato anche gli attacchi che hanno riguardato tra gli altri sua sorella Arianna Meloni, fresca di nomina a coordinatrice del tesseramento per il partito. «In questi mesi si è visto di tutto – dice Meloni ai dirigenti FdI – Le continue campagne finto scandalistiche, i dossieraggi, le continue richieste di dimissioni di questo o quell’altro». Secondo la premier, «ogni singolo dirigente è stato passato in rassegna alla ricerca del niente», mentre la sua storia personale «è stata passata in radiografia praticamente dal giorno in cui sono nata». Eppure, sostiene Meloni, «il fango gratuito perfino sui familiari» alla fine non è stato altro che «un boomerang, perché sono riusciti a dimostrare solo che ero esattamente la persona che dicevo di essere. Allora si sono attaccati agli organigrammi di partito, anche qui con racconti surreali, per raccontare il partito chiuso, familistico, asserragliato».


Gli attacchi alla sorella

«Si è parlato di Arianna Meloni – continua la premier – militante da quando aveva 17 anni, sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella. Hanno volutamente e strumentalmente confuso un ruolo organizzativo come quello di segreteria politica con quello di segretario di Fratelli d’Italia». Davanti ai continui attacchi anche personali, Meloni assicura che «continueremo a non rispondere a queste provocazioni. Non abbiamo tempo per giocare con loro alla lotta nel fango, perché siamo impegnati a volare alto e a guardare lontano, ai progetti a lungo termine, da costruire mattone dopo mattone. E a dare all’Italia una strategia che non aveva da anni, un orgoglio che aveva dimenticato, una stabilità che è alla base di ogni, vero, cambiamento possibile».


I risultati del governo

Di fronte a dirigenti e militanti del suo partito, Giorgia Meloni ha rivendicato anche le misure prese nel suo (quasi) primo anno al governo. «Dopo anni di rassegnazione – ha detto la premier in apertura del suo intervento – l’Italia sembra tornare a sperare». La congiuntura economica «è difficile» ma le stime del Pil italiano restano «sopra la media europea», ha aggiunto. E se le opposizioni continuano ad attaccare, «è perché diamo fastidio». «Mi fa abbastanza arrabbiare vederli esultare a ogni minima difficoltà dell’Italia – ha sottolineato Meloni -. Nell’ultimo trimestre il nostro Pil ha avuto una leggera contrazione e loro hanno esultato come per un gol alla finale dei Mondiali. Gente che tifa contro l’Italia, che stappa le bottiglie esultando dai balconi se c’è una flessione del Pil». In vista dell’autunno, l’attenzione del governo è tutta orientata alla manovra economica, definita dalla premier come «la vera sfida». Una volta fatti quadrare i tempi, arriverà «l’anno delle grandi riforme e del piano Mattei».

La critica alle opposizioni

La leader di Fratelli d’Italia ha poi difeso alcuni dei principali provvedimenti fatti dal suo governo. A partire dalla tassazione sugli extraprofitti delle banche. «Sapete perché hanno avuto da ridire? – ha chiesto Meloni ai suoi -. Perché loro non hanno avuto il nostro stesso coraggio. Ma io difendo e difenderò quel provvedimento, che non ha un intento punitivo, e che racconta la fine di uno Stato forte con i deboli e debole con i forti. È una norma giusta». Poi si passa al discorso sulle nomine di partito, oggetto di alcune polemiche nelle ultime settimane. «Per esempio, Fazzolari cura la comunicazione, e chi doveva curarla per Fratelli d’Italia? Formigli?», ha detto Meloni dal palco.

Il ruolo di presidente di partito

A proposito dell’organizzazione interna di Fratelli d’Italia, Meloni ha parlato anche del suo doppio ruolo: da un lato presidente del Consiglio, dall’altro presidente di partito. «Da noi il segretario è una figura che non esiste. C’è il presidente, e si chiama Giorgia Meloni, e fin quando voi non deciderete di sostituirmi io eserciterò quel ruolo», ha assicurato durante il suo discorso all’assemblea di FdI. «Io intendo continuare a fare il presidente di Fratelli d’Italia. Ma non sarà che tutto questo nervosismo sugli incarichi tradisca il nervosismo per un mondo impermeabile alle lusinghe e agli interessi dei lobbisti che per anni hanno condotto le danze nelle istituzioni della Repubblica? Beh, è un’altra cosa della quale vado molto fiera. È il vantaggio di non essere ricattabili, poter rimanere onesti», ha aggiunto Meloni.

Credits foto: ANSA/Massimo Percossi | Giorgia Meloni durante l’assemblea di Fratelli d’Italia

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