L’autogol di Pogba in vacanza a Miami: un integratore suggerito dal medico Usa dietro la positività al doping?

Il centrocampista francese avrebbe raccontato la genesi dell’«incidente» ai medici della Juve. Che si dimostrerebbe dunque estranea e anzi parte lesa

Ci sarebbero un integratore «americano» dietro la (probabile) positività di Paul Pogba ai controlli anti-doping svolti dopo la gara d’esordio del campionato, Udinese-Juventus del 20 agosto. È questa la prima ricostruzione che filtra da ambienti del club bianconero secondo la Gazzetta dello Sport. A tentare di spiegare quanto accaduto ai medici del club sarebbe stato lo stesso centrocampista francese dopo aver appreso come una doccia fredda della «non-negatività» ai controlli. Pogba spende spesso parte delle sue vacanze estive in America, a Miami, e sarebbe qui che, su consiglio di un medico amico, avrebbe assunto un integratore diverso dal solito. Una sostanza con ogni probabilità consentita negli Usa, dove le regole sul doping sono diverse, ma non in Europa, e che l’avrebbe portato ad incappare nella non negatività al testosterone.


La «leggerezza» estiva e l’estraneità della Juventus

Se fosse confermata questa ricostruzione, la Juventus sarebbe dunque – come già era parso dalla reazione a stretto giro con una nota – del tutto estranea a quanto accaduto, ed anzi a ben vedere parte lesa, considerato che il giocatore, già alle prese con problemi fisici e non solo, deve ora astenersi da ogni attività sportiva – inclusi gli allenamenti – dopo la sospensione in via precauzionale da parte della Procura Nazionale Antidoping. Una volta certificata la positività con le contro-analisi, toccherà dunque a Pogba dimostrare la non intenzionalità nell’assunzione della sostanza proibita: discriminante che potrebbe se non altro abbassare la soglia della pena cui potrebbe andare incontro, da 4 a 2 anni di stop. Una mazzata, in ogni caso. Cui non è escluso si possa aggiungere la «punizione» della Juventus, che potrebbe arrivare sino alla rescissione anticipata del ricco contratto del campione del mondo francese.


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