Milano, sul corpo di Gianni, morto a due passi dalla sede Sky «trovati ematomi su collo e viso»

Lo rivela a Fanpage il legale che segue la famiglia del ragazzo. Le immagini della videosorveglianza non segnalerebbero tentativi di entrata del giovane

«Gianni era una persona buona, non ha scavalcato alcuna recinzione e non costituiva assolutamente una minaccia». Giuseppe Geraci assiste la famiglia di Giovanni Sala, il 34enne palermitano morto nella notte tra sabato e domenica 20 agosto davanti alla sede di Sky Italia in zona Rogoredo a Milano, dopo essere stato bloccato a terra da due vigilanti. Il legale spiega a Fanpage che dai filmati visionati Gianni, così lo chiamavano tutti, non voleva superare i cancelli della struttura. I due vigilantes ora risultano indagati per omicidio colposo. L’autopsia sul corpo del giovane spiega che la morte è sopraggiunta per arresto cardiocircolatorio. Non sono state riscontrare lesioni evidenti o fratture a livello toracico. Tuttavia, afferma l’avvocato «questo non vuol dire che non sia morto per problemi di soffocamento. È un’ipotesi assolutamente azzardata». «Già dal primo esame sono state trovate raccolte di sangue, ematomi, sia sotto il collo che sul viso, alla guancia destra», spiega. «Questo – aggiunge il legale – è indice di un’attività pressoria o contusiva e, stando alle immagini che abbiamo visto, sono compatibili con quanto fatto dai due vigilanti». Repubblica ieri ha diffuso un video che mostra la lunga agonia del giovane.


(in copertina screenshot Tgs)


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