Test di Medicina, Arianna Vicari è la prima classificata d’Italia: «Ho studiato da sola ma mi reputo fortunata»

La 19enne vicentina ora potrà iscriversi all’Università di Padova: «Non sono spaventata ma mi aspettano 6 lunghi anni»

È Arianna Vicari, una diciannovenne di Vicenza, la prima classificata nei test di iscrizione alla facoltà di Medicina. Vicari, che ha frequentato il liceo Quadri, è riuscita a fare meglio di tutti gli altri 80mila candidati, mettendo in cassaforte il suo ingresso in università. Si tratta del secondo anno consecutivo in cui un veneto si posiziona in testa alla classifica. Nel 2022 era toccato al veronese Marco Zenari e nel 2020 a uno studente di Padova. «Sono rimasta scioccata – ammette Arianna Vicari al Giornale di Vicenza -. Ho scorso più volte l’elenco con tutte le posizioni per convincermi che era proprio vero». Ora che ha passato il test di Medicina, piazzandosi al primo posto della graduatoria, la diciannovenne potrà iniziare a frequentare l’Università di Padova, indicata come prima scelta al momento dell’iscrizione al test. Un aiuto fondamentale per superare il quiz di Medicina è arrivato dai cinque anni di lezioni al liceo scientifico Quadri. «Sono sempre stata appassionata di queste discipline, ma è durante le lezioni di approfondimento dei docenti interni e di alcuni medici dell’ospedale di Vicenza che mi si sono chiarite le idee e ho deciso che la scelta dopo il diploma sarebbe caduta su medicina», racconta Arianna. Per quanto riguarda la preparazione al test, la ragazza ha detto di non aver seguito alcun corso propedeutico e di essersi limitata ad acquistare alcuni libri. «Ho risposto a tutte le domande senza troppe difficoltà, solo in biologia ho dovuto indugiare un po’, più che altro perché ero meno preparata – aggiunge la 19enne vicentina -. In ogni caso mi reputo fortunata perché alcuni quiz di cultura generale riguardavano la storia che è una materia che mi è sempre piaciuta moltissimo». Infine, un pensiero in vista dell’inizio della nuova avventura universitaria: «Per adesso non sono spaventata. So che la facoltà è impegnativa e 6 anni di università sono lunghi, ma ci metterò tutta me stessa per arrivare alla laurea».


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