De Luca a valanga contro il test di Medicina: «È una porcheria, possono farlo solo i figli dei ricchi»

Il meccanismo di ingresso a numero chiuso dovrebbe essere abolito, secondo il governatore campano, per non alimentare più anche i corsi di preparazione a 5mila euro l’uno

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha criticato duramente il sistema di ingresso a numero chiuso per la facoltà di Medicina, secondo lui ormai «diventato un marchettificio, è una porcheria». Durante un incontro con il personale dell’Asl Napoli 3 a Torre del Greco, De Luca ha spiegato di essere contrario al meccanismo che regola le iscrizioni per i futuri medici «non solo per i test, i quiz e le palle varie… Abbiamo ragazze e ragazzi che, per affrontare i test di accesso, vanno a fare corsi di formazione a 5mila euro l’uno. È una vergogna – insiste – I figli della povera gente non possono più andare a Medicina e non va bene».


No al numero chiuso

Secondo De Luca il sistema a numero chiuso andrebbe totalmente abolito: «Preferisco ingolfare la facoltà di Medicina, poi la selezione si fa sul campo se il ragazzo ha voglia di studiare, ha passione, allora andrà avanti. Ogni volta abbiamo una motivazione demenziale – continua il governatore campano – Ma com’è possibile? Un povero cristo di ragazzo che viene da una famiglia di povera gente, ma dove li trova 5mila euro per fare il corso per partecipare ai quiz? E poi ne facciamo due l’anno, ti dicono il risultato dopo sei mesi. Ma questo è un manicomio, non è un Paese civile».


«Migliaia di depressi e frustrati»

Quel che dovrebbe regolare la selezione secondo De Luca dovrebbe essere «il merito» e non «la condizione economica dei ragazzi», perché «avere migliaia di ragazze e di ragazzi che vanno a fare i test e non li superano sta determinando una valanga di ragazzi depressi, frustrati, in crisi perché quando vai a fare il test una volta, due volte e non lo superi, comincia ad avere problemi psicologici, senso di inferiorità e questo non è vero, non è così».

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