Test di Medicina a 20 euro, indaga anche il ministero. Gli avvocati: «Il Tar annullerà tutto»

Dopo l’esposto presentato da centinaia di aspiranti medici, la ministra Bernini assicura: «Chiederemo chiarimenti»

Si sta muovendo anche il ministero dell’Università sulle presunte irregolarità dell’ultimo test di ingresso per le facoltà di Medicina e Odontoiatria, con alcuni candidati che – secondo quanto svelato ieri da Repubblica – hanno ricevuto una soffiata sulle domande in cambio di 20 euro. Ad aprire il caso è stato un esposto presentato dallo studio legale Leone-Fell & C. in cui centinaia di aspiranti medici denunciano formalmente alcune anomalie del processo di selezione. Il caso si è trasferito poi sui banchi della politica. La senatrice del Movimento 5 stelle Dolores Bevilacqua ha depositato un’interrogazione per chiedere spiegazioni alla ministra Anna Maria Bernini. Ora è lo stesso ministero dell’Università a voler approfondire la questione. «Chiederemo a Cisia, il consorzio che si occupa della gestione dei test, ulteriori rassicurazioni e chiarimenti sul regolare svolgimento delle prove d’ingresso», fanno sapere dal Mur.


La nuova modalità d’esame

La graduatoria degli ammessi è stata pubblicata dal ministero martedì scorso. Lo studio legale Leone-Fell & C. parla però di uno «scandalo» e sostiene che la lista degli ammessi sia «falsa». A facilitare le soffiate per le domande contenute nella prova di ammissione è stata la nuova modalità d’esame scelta dal ministero. Negli anni scorsi, infatti, il test avveniva in un unico giorno. Questa volta invece le prove sono state suddivise in più giorni e in due diverse sessioni: una primaverile e una estiva. «Sono nate chat, gruppi su Telegram delle scuole di preparazione che invitavano i ragazzi usciti dall’esame a postare domande appena ricevute», spiega oggi l’avvocato Francesco Leone a la Repubblica. Quindi le domande sottoposte a migliaia di persone che sono state esaminate ad aprile sono state inserite in una banca data. Poi sono state condivise, vendute e rese disponibili per luglio».


Le chat su Telegram

Gli screenshot delle chat Telegram, che hanno iniziato a circolare in questi giorni, sembrano confermare la ricostruzione fatta dagli aspiranti medici nell’esposto presentato alla procura di Roma. «Ciao raga, ho fatto questo foglio per far sì che chiunque voglia, tra chi ha già fatto il Tolc, possa scrivere domande o argomenti che ha ritrovato», scrive un utente. E a chi chiede di ricevere in privato le domande dell’esame, c’è chi risponde: «Sì, ma prima voglio 20€ su PayPal». L’esposto presentato dagli studenti ha fatto scattare un’indagine della procura. E la speranza, tra chi non ha superato il test, è che l’esame venga definito illegittimo e si possa ripetere. L’Avvocato Leone su questo si mostra ottimista: «Siamo sicuri che verrà annullato dal Tar del Lazio sconvolgendo l’inizio dell’anno accademico».

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