La Cina circonda Taiwan: 68 aerei e 10 navi militari intorno all’isola

Ieri l’annuncio del piano di integrazione. Le autorità dell’isola mandano i loro aerei

Il ministero della Difesa di Taiwan ha riferito di aver rilevato un totale di 68 aerei e di 10 navi militari cinesi intorno all’isola nelle ultime 24 ore fino alle 6 locali (mezzanotte in Italia). La nota di Taipei si riferisce alle ultime attività tenute tra mercoledì e questa mattina dall’Esercito popolare di liberazione cinese. La maxi incursione è avvenuta appena 24 ore dopo che Taipei aveva dichiarato il conteggio di 35 aerei da guerra cinesi. Tutti rilevati mercoledì intorno all’isola. Alcuni di questi erano in volo per unirsi alla portaerei Shandong, impegnata nelle più grandi manovre navali mai fatte da Pechino nel Pacifico occidentale. Pechino ha annunciato un “piano di integrazione” per l’isola. Presentato come l’inizio della risoluzione della questione taiwanese. Che si otterrà con la «completa riunificazione alla madrepatria».


La riunificazione

Le forze armate di Taiwan, ha riferito una nota del ministero della Difesa, hanno risposto con il dispiegamento degli aerei dell’aeronautica e delle navi della marina. I militari monitorano le attività cinesi. Mobilitando anche i sistemi missilistici terrestri per il monitoraggio della situazione. Sui 68 aerei complessivi in azione intorno all’isola accertati, 40 (tra cui quattro SU-30, dodici J-10, e sedici J-16) hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan o sono entrati nella zona di identificazione aerea militare (Adiz) in un’inedita traiettoria sudoccidentale o sudorientale rispetto a Taiwan. L’agenzia di stampa Reuters fa sapere che le autorità di Pechino hanno giustificato i movimenti con la necessità di adottare politiche “speciali” per migliorare l’accesso delle imprese di Taiwan alla provincia del Fujan.


I due percorsi

Secondo la Cina si tratta di un piano di sviluppo integrato a lungo termine. Che comprende la città cinese di Xiamen e le isole Kinmen controllate da Taiwan. La Cina vuole accelerare sui collegamenti di gas, elettricità e trasporti. Taiwan ha respinto le pretese di sovranità della Cina. Pechino ha offerto due percorsi a Taiwan: quello della pace e quello della guerra. Ad oggi le autorità cinesi dicono di voler soltanto consentire a Kinmen l’accesso al nuovo aeroporto di Xiamen. E di sostenere una cooperazione energetica tra Taiwan, considerata provincia cinese, e Ningde, città a nord di Xiamen. La Cina punta anche a costruire una ferrovia ad alta velocità che attraversi lo stretto.

Foto copertina da: Twitter

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