Omicidio Matteuzzi, parla la madre di Giovanni Padovani: «Mio figlio è un ragazzo malato, mai avrei pensato a questo epilogo»

La donna si è scusata per aver ritenuto «esagerate» le paure della ragazza, assassinata il 23 agosto del 2022

«Mio figlio era molto fragile nei confronti di questa situazione, ma mai avrei potuto pensare a un epilogo del genere». È uno dei momenti topici di una lunga intervista che la signora Virginia ha rilasciato in esclusiva a Pomeriggio 5. La mamma di Giovanni Padovani – l’omicida di Alessandra Matteuzzi – racconta per la prima volta alcuni dettagli sui comportamenti del figlio. Molte, moltissime le liti tra il 27enne e la vittima, uccisa a Bologna il 23 agosto 2022: «Cercavo di calmarli quando c’erano questi momenti di forte tensione, perché capitava che Alessandra mi chiamasse dicendomi che Giovanni era agitato e che faceva cose strane. Chiedo scusa per tutto questo». La ragazza inviava anche dei messaggi alla madre di Padovani, scrivendole di aver paura e di non voler morire. Mostrati in trasmissione, Virginia ha commentato: «Mi sembrava inverosimile, troppo esagerata… Non immaginavo davvero un pericolo del genere».


Dopo aver ripetuto le proprie scuse, l’intervistata ha provato a giustificarsi così: «Se avessi avuto anche più informazioni rispetto a quello che succedeva tra Alessandra e Giovanni forse, sicuramente, magari le cose potevano andare in maniera diversa. È che noi non abbiamo mai approfondito. Cioè io ero sempre un tramite perché se Giovanni non si faceva trovare, Alessandra chiamava me. Questo era il problema. C’è stato un rapporto di simpatia, parlavamo di tante cose però chiaramente di questo argomento si parlava fino a un certo punto». La morte di Matteuzzi, ha concluso la madre di Padovani, «è un dolore che ho ogni giorno. Per lei che non c’è più, perché mi è sembrata una cosa assurda, impossibile. Perché io ho pensato solo che Giovanni stesse male perché un ragazzo così non poteva fare assolutamente un gesto del genere. E chiaramente un dolore forte per lei e per la sua famiglia e un dolore forte per me e per mio figlio perché è un ragazzo malato».


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