È morto a 87 anni Gianni Vattimo: addio al filosofo del «pensiero debole»

L’annuncio del compagno e assistente Simone Caminada: il filosofo ed ex europarlamentare era ricoverato in fin di vita a Rivoli

È morto a Torino all’età di 87 anni il filosofo Gianni Vattimo. A darne notizia ai quotidiani è stato Simone Caminada, compagno del filosofo negli ultimi anni di vita. Vattimo era ricoverato in ospedale a Rivoli e considerato da questa mattina in fin di vita. Nato a Torino il 4 gennaio 1936, Vattimo ha insegnato filosofia per lunghi anni all’Università degli studi di Torino, ma anche all’estero, ricevendo lauree honoris causa da prestigiosi atenei internazionali. È noto a livello mondiale soprattuto per lo sviluppo del concetto di «pensiero debole», una critica radicale alla metafisica tradizionale influenzato soprattutto dal pensiero di Nietzsche, Heidegger e Gadamer. Vattimo si considerava al tempo stesso comunista e cristiano, e precorse i tempi rivendicando con orgoglio la sua omosessualità. Attivo in politica, si candidò e fu eletto per due volte al Parlamento europeo: la prima volta nel 1999 (con i Ds), la seconda nel 2009 (con l’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro). Ma il suo impegno pubblico è passato negli anni anche per le attività di divulgazione filosofica, in programmi televisivi condotti per la Rai e con una lunga collaborazione con il quotidiano di Torino, La Stampa. Negli ultimi anni tuttavia era divenuto meno lucido. Una condizione di cui approfittò, secondo quanto stabilito dai giudici, lo stesso Caminada, condannato a due anni di reclusione solo pochi mesi fa per circonvenzione d’incapace per la sua relazione con Vattimo, definita nella sentenza «tossica».


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