L’attivista di Ultima Generazione e il poliziotto che deve spiegare perché non possono tornare a bloccare il traffico, il dialogo virale – Il video

Sui social i commenti si dividono, tra chi elogia la pazienza dell’agente davanti alla frase: «Avevamo chiamato il 118 per non far passare le ambulanze» e chi difende gli attivisti

È stata un’ambulanza a dare l’occasione a poliziotti e carabinieri per liberare il tratto di viale Fulvio Testi a Milano occupato dagli ecoattivisti di Ultima Generazione che per una ventina di minuti sono riusciti a bloccare il traffico nell’ora di punta. Un imprevisto secondo le rimostranze di un altro attivista, intervenuto in soccorso degli altri mentre le forze dell’ordine toglievano le catene con cui si erano legate le sei attiviste, poi identificate in questura. Sui social è diventata virale la scena del dialogo ripresa da Local Team tra l’attivista e un poliziotto, con diversi elogi per l’agente che davanti alle proteste dell’uomo ha provato in tutti i modi a spiegargli che quella protesta non poteva andare avanti. L’attivista di Ultima Generazione sperava infatti di riprendere il blocco, spiegando di aver fatto passare l’ambulanza «per correttezza» e poi ha aggiunto: «Noi abbiamo chiamato il 118 per far sì che le ambulanze non passassero di qua». L’agente prova a rispondere: «Ma non decidete voi le tratte delle ambulanze, devono passare di qua». L’attivista non demorde e chiede al poliziotto di poter riprendere il blocco: «No non potete rimettervi. Io vi sposto prima che vi mettete, non ha senso che io sto qua a rischio che vi fate investire sotto la mia responsabilità per poi togliervi dopo. Ci stiamo prendendo in giro se facciamo così».


Tra le tante reazioni sui social c’è stata quella dell’attore Luca Bizzarri, che considera un autogol comunicativo quello dell’attivista: «Se si tiene conto che i suoi protagonisti sono tutti nativi digitali, cresciuti in un tempo dove la comunicazione è tutto – scrive su X – fa spavento vedere che disastro comunicativo sia quello dei ragazzi di Ultima Generazione. Indipendentemente dal messaggio, anzi più si considera giusto il messaggio, più bisogna essere incapaci per veicolarlo in modo da stare sui coglioni al mondo intero. È preoccupante la distanza che dimostrano da un mondo che dovrebbe essere il loro».


E poi c’è chi come il deputato di Italia Viva, Luigi Marattin, arriva a citare anche Pier Paolo Pasolini nel celebre commento “Vi odio, cari studenti” sulle cariche della polizia contro i manifestanti nel 1968 a Valle Giulia.

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