Chi è l’ammiraglio Viktor Sokolov che gli ucraini sostengono di aver ucciso in Crimea. E cosa significherebbe la sua morte

Sessantun’anni, gestisce le operazioni della Federazione nel Mar Nero

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C’è una mossa nel conflitto russo ucraino che, se confermata, potrebbe diventare significativa: è la presunta morte del comandante della Flotta russa del Mar Nero, l’ammiraglio Viktor Sokolov che, secondo quanto riportano le forze ucraine a Rbc-Ucraina, sarebbe stato ucciso in Crimea. Al momento Mosca non conferma l’uccisione, e addirittura la Marina russa si è affrettata a negare la versione del nemico. In attesa di conferme ufficiali da parti terze, è già possibile fare una considerazione: l’evento sarebbe importante per lo sviluppo del conflitto. Sessantun’anni, Sokolov ha guidato la Flotta del Nord e diretto l’Accademia Navale Kuznetsov. Da agosto 2022 ha sostituito l’ammiraglio Igor Osipov nella guida della Flotta del mar Nero. Plurimedagliato, gestiva – come ben sottolinea Tonacci su Repubblica – tutte le operazioni della zona.


I fatti

Sokolov, secondo gli ucraini, sarebbe morto nell’attacco di venerdì scorso al quartier generale della Flotta, assieme ad altri 34 ufficiali. Altri 105 russi sono rimasti feriti. Anche stamane forti esplosioni sono state sentite a Sebastopoli, nella stessa zona dell’attacco di venerdì, secondo il canale locale Telegram Crimean Wind. A dimostrazione dell’uccisione di Sokolov Rbc-Ucraina ha pubblicato un’immagine che mostra una densa colonna di fumo levarsi sopra il quartier generale della Flotta russa del Mar Nero. L’attacco è stato fatto durante una riunione di alti vertici in una operazione, svolta con informatori sul terreno e intercettazioni, denominata “Trappola del granchio”.

Lo scacchiere della Crimea

La morte di Sokolov dimostrerebbe che la Crimea occupata non è più così sicura per i militari russi. Negli ultimi mesi, sono stati abbattuti due dei sei sistemi di difesa anti-aerea S-400 installati dalla Federazione. Ora, con armi a medio e lungo raggio, è possibile attaccare obiettivi russi in territori che Kiev considera ucraini, come quello fatale del 22 settembre a Sebastopoli.

(foto Viktor Sokolov/ANSA)

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