Il Ceo di Spotify: «Non vieteremo la musica creata dall’Intelligenza Artificiale»

Daniel Ek, in un’intervista alla Bbc, ha dichiarato che tuttavia ci saranno dei limiti: non si potrà, per esempio, impersonare artisti umani senza il loro consenso

Spotify non sembra avere intenzione di bandire completamente i contenuti creati dall’intelligenza artificiale. A dirlo è stato lo stesso cofondatore e CEO della piattaforma di streaming musicale, Daniel Ek, nel corso di un’intervista alla Bbc. A suo dire ci posso essere utilizzi validi di questa tecnologia nella musica, seppure con dei limiti: non bisognerebbe, per esempio, impersonare artisti umani senza il loro consenso. Qualcosa che è già accaduto: all’inizio di quest’anno, per esempio, ha fatto la sua apparizione un brano chiamato Heart on My Sleeve, cantato dalle voci degli artisti Drake e The Weekend. Peccato che nessuno dei due artisti ne era a conoscenza: la traccia è stata rimossa da Spotify e da altre piattaforme di streaming ad aprile. Il tema, prevede Ek, sarà al centro del dibattito ancora per «molti, molti anni». Ed infatti ha già scatenato le polemiche di non pochi artisti, in modo analogo a quanto sta accadendo nel mondo dello spettacolo. Lo scorso mese, per esempio, il musicista irlandese Hozier ha dichiarato che avrebbe preso in considerazione l’idea di scioperare contro l’irruzione nella tecnologia nel suo campo. Il creatore di Heart on My Sleeve, Ghostwriter, avrebbe persino tentato di ottenere una nomination ai Grammy Award per il brano (sebbene la sua richiesta sia stata respinta). «Puoi immaginare qualcuno che carica una canzone, affermando di essere Madonna, anche se non lo è. Abbiamo visto praticamente di tutto nella storia di Spotify a questo punto, con persone che cercano di ingannare il nostro sistema», ha dichiarato Ek. Per poi rassicurare: «Abbiamo un team molto numeroso che sta lavorando esattamente su questo tipo di problemi».


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