Lo sfogo della star di Spotify dopo la rottura con Harry e Meghan: «Due emeriti imbroglioni, dovevo aiutare io il Principe a trovare delle idee»

Bill Simmons si lascia andare dopo la conclusione anticipata del contratto per la scarsa produzione di contenuti: «Prima o poi mi ubriaco e vi racconto quello storia»

Il principe Harry e sua moglie Meghan Markle? Due emeriti imbroglioni. A dirlo chiaro e tondo non è una voce maliziosa di Buckingham Palace, ma il dirigente di Spotify e noto podcaster Bill Simmons. Lo sfogo arriva a pochi giorni dalla rottura dei rapporti tra il colosso della musica scandinavo e la coppia Vip «emigrata» dal Regno Unito negli Usa. Venerdì infatti Spotify e Archewell Audio, la società di produzione di Harry e Meghan, avevano annunciato la conclusione anticipata del loro contratto, incentrata in primis sulla produzione del podcast Archetypes. Già nell’imminenza dell’asettico annuncio, i media britannici avevano scritto che a far saltare l’accordo sarebbe stata soprattutto la scarsa produzione di contenuti da parte della nobil-coppia. La partnership tra le due società, come ricorda la Cnn, prevedeva in effetti lo sviluppo congiunto di diversi programmi ma, alla prova dei fatti, nell’arco di un triennio hanno visto la luce soltanto una serie e uno speciale per le vacanze.


Ora Simmons – che dopo l’acquisizione del suo gruppo di podcast The Ringer ricopre il ruolo di capo dell’innovazione e della monetizzazione dei podcast di Sporify – si lascia andare e svuota il sacco. «Quanto vorrei aver preso parte ai negoziati di rottura tra Spotify ed Harry e Meghan», ha detto Simmons nell’ultima puntata del suo podcast. «I fottuti imbroglioni (“the fucking grifters“), ecco il podcast che avremmo dovuto lanciare con loro. Dovrei ubriacarmi una sera per raccontare la storia della conversazione Zoom che ebbi una volta con Harry per provare ad aiutarlo a sviluppare un’idea per il podcast. È una delle mie storie migliori. Si fottano, quegli imbroglioni». Simmons aveva già criticato apertamente il Duca di Sussex a gennaio scorso, quando aveva detto di sentirsi «davvero imbarazzato» di condividere con lui la piattaforma svedese di musica e podcasting. «Che cosa fa esattamente? È una delle situazioni in cui ti chiedi “Dov’è il tuo talento? Perché ti dobbiamo ascoltare?”. Ok, sei nato in una famiglia reale e te ne sei andato. Vivi nella fottuta Montecito (località d’élite a due passi da Santa Barbara, in California, ndr), vendi documentari e podcast e a nessuno importa niente di quel che hai da dire su nulla a meno che non parli della famiglia reale e ti lamenti di loro».


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