Spread a quota 200 dopo il varo della Nadef, rendimento Btp quasi al 5%: cosa succede

Secondo il Financial Times i rendimenti sul mercato obbligazionario dell’eurozona sono ai massimi da 10 anni per le preoccupazioni degli investitori per le alte previsioni sul deficit di Italia e Francia

Lo spread Btp-Bund torna ad allargarsi, toccando quota 200 punti base, il giorno dopo il via libera del Cdm alla Nadef. Il rendimento sul decennale italiano ha superato stamattina, 28 settembre, il 4,94%: il livello più alto dal 2013. Secondo il Financial Times i rendimenti sul mercato obbligazionario dell’eurozona sono ai massimi da dieci anni per le preoccupazioni degli investitori per le alte previsioni sul deficit di Italia e Francia e le attese che le banche centrali manterranno i tassi di interesse più alti più a lungo. L’analisi del quotidiano finanziario lega, infatti, l’allargarsi dello spread tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi anche alla revisione al rialzo del disavanzo italiano. Il rendimento dei titoli a 10 anni dell’Italia è salito al 4,94%; quello dei titoli di stato francesi a 10 anni è balzato, invece, al 3,5%, il livello più alto dal 2011, dopo che il governo è stato criticato mercoledì dall’autorità di vigilanza fiscale del Paese per non tagliare la spesa pubblica abbastanza da evitare di violare le regole fiscali dell’Ue l’anno prossimo. Ai massimi del decennio anche i rendimenti dei titoli tedeschi a dieci anni, al 2,93%, e di quelli spagnoli, saliti oltre il 4%. «Il tema che ha preso il sopravvento è una storia fiscale», ha dichiarato al Financial Times Mike Riddell, gestore del reddito fisso in Allianz Global Investors. «È probabile che i deficit di bilancio siano maggiori di quanto precedentemente previsto», aggiunge, «i mercati semplicemente non tollerano quelli che sembrano essere deficit non solo ciclici ma strutturalmente più elevati». L’Ft ricorda anche l’aumento dei rendimenti registrato durante l’asta del Tesoro, con i decennali al 4,93%, al massimo dal 2012 e in aumento rispetto al 4,24% di una simile emissione del mese scorso. «La sorpresa al rialzo nelle proiezioni del deficit italiano è l’ovvio catalizzatore dell’attuale ampliamento degli spread, che si tradurrebbe in una maggiore offerta di obbligazioni da assorbire da parte dei mercati», ha detto Frederik Ducrozet, responsabile della ricerca macroeconomica presso Pictet Wealth Management.


Le rassicurazioni della Bce

Nel frattempo, la Bce – nell’ultimo bollettino economico – ha cercato di rassicurare i mercati: «Il mercato dei titoli di Stato hanno mostrato capacità di tenuta non solo rispetto al deterioramento delle prospettive macroeconomiche, ma anche alla minore presenza dell’Eurosistema sul mercato. L’assenza di significative pressioni al rialzo sui differenziali, nonostante l’interruzione dei reinvestimenti nell’ambito del programma di acquisto di attività a partire da luglio e il consueto minimo che le condizioni di liquidità registrano nei mesi estivi, suggerisce che gli investitori privati stiano continuando ad assorbire le obbligazioni non più acquistate dall’Eurosistema senza gravi difficoltà», scrive la Bce che sottolinea, inoltre, come «i differenziali sulle obbligazioni sovrane dell’area dell’euro sono aumentati solo in misura modesta», nonostante «l’indebolimento delle prospettive economiche e l’interruzione dei reinvestimenti» nell’ambito del programma di acquisto di attività. Con un aumento di 6 punti basi del differenziale tra la media ponderata per il Pil dei titoli di Stato dell’area e il tasso della banca centrale. «I differenziali di rendimento dei titoli di Stato nelle diverse giurisdizioni sono aumentati in modo disomogeneo: i differenziali italiani e spagnoli hanno registrato gli incrementi maggiori, rispettivamente pari a 20 e 15 punti base», conclude la Banca centrale europea. 


La situazione delle Borse

Le Borse europee intanto si appiattiscono con l’avvio di Wall Street negativo. A pesare sono sempre i timori legati a tassi elevati a lungo per riportare l’inflazione al 2%. Milano tiene i 28mila punti con il Ftse Mib a +0,12% mentre lo spread tra Btp e Bund (dopo aver toccato i 200 punti), torna a 198 punti. Tra le altre Piazze Francoforte è a +0,11%, Parigi tiene a +0,21% mentre Londra conferma la flessione (-0,31%).

Leggi anche: