Bergamo, operaio licenziato per aver caricato lo scooter elettrico in azienda: «Ha consumato 25 centesimi di corrente»

Al di là del valore economico, l’azienda considera l’operazione motivata da una «per giusta causa», ovvero i circa 20 minuti che l’uomo avrebbe atteso prima di scollegare il mezzo

Un operaio 50enne della Novella Bio di Trescore Balneario (Bergamo) è stato licenziato per aver caricato il motorino elettrico usando la corrente dell’azienda per un «valore economico» di 25 centesimi, spiegano i difensori. La compagnia, specializzata nell’agricoltura biologica in serra, sostiene invece di aver lasciato l’operaio senza lavoro «per giusta causa» dato che l’uomo, originario dell’India, avrebbe impiegato circa 20 minuti a scollegare il mezzo dopo che gli era stato detto di farlo. Consumando, quindi, altri centesimi di corrente. Cifra irrisoria e la Novella Bio lo riconosce. «Al di là del valore dell’elettricità prelevata, l’azienda considera l’insubordinazione», ha dichiarato in merito vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi, avvocato difensore dell’azienda al processo davanti al giudice Monica Bertoncini del Tribunale del lavoro di Bergamo.


L’ipotesi della ritorsione sindacale

Nella storia c’è un altro elemento. Secondo quanto riporta l’edizione bergamasca del Corriere della Sera, la difesa dell’operaio sostiene che il licenziamento sia motivato dall’attività sindacale dell’uomo, che è rappresentante sindacale per la Confederazione Unitaria di Base, contro cui l’azienda si sarebbe ritorta. Il caso è ora in tribunale, ma i fatti risalgono quasi a un anno fa. Quel che è certo è che il 16 ottobre del 2022 la batteria del motorino aveva perso parte della propria funzionalità e per questo doveva essere caricata più di frequente. Per questo, l’operaio, si era appoggiato alla rete elettrica aziendale in due occasioni, il 17 e il 18 ottobre.


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