Beve un drink con Boris Johnson in terrazza, la moglie li becca e licenzia la tata: il caso a casa dell’ex premier

Johnson e sua moglie smentiscono la ricostruzione dei tabloid sul licenziamento della tata dei loro figli dopo appena tre giorni. Ma secondo la stampa britannica, la donna sarebbe pronta a chiedere un risarcimento danni

La tata dei figli di Boris Johnson accusa la moglie dell’ex primo ministro britannico, Caroline Louise Bevan (nota come Carrie), di essere stata così gelosa da averla licenziata tre giorni dopo l’inizio del proprio lavoro, in casa loro, per aver bevuto un drink in compagnia di BoJo in terrazza mentre lei era in ospedale per la nascita dell’ultimo figlio. La domestica si chiama Theresa Dawes, ha 59 anni ed è originaria dello Zimbabwe. A riportare l’aperitivo incriminato tra i due sarebbe stata la madre di Carrie, testimone del brindisi. E, stando al racconto di Dawes – riportato dal Sunday Mirror -, al suo rientro a casa nell’Oxfordshire, la moglie di Bojo le avrebbe intimato di doversene andare e di fare le valigie entro 15 minuti. La tata sarebbe stata assunta con un contratto di tre mesi per assistere la famiglia Johnson nel periodo relativo alla nascita del loro terzo figlio, Frank Alfred Odysseus, nato il 5 luglio scorso.


La famiglia: «Tutto falso»

Un semplice brindisi, proposto dallo stesso Bojo, per celebrare la nascita del piccolo Johnson in arrivo. Questo sarebbe stato il motivo dell’aperitivo secondo la versione della domestica. Al contrario di quanto, invece, avrebbe interpretato la moglie Carrie, sempre secondo quanto testimoniato da Dawes, che avrebbe così deciso di licenziarla su due piedi. Ora la 59enne starebbe considerando di chiedere un risarcimento di migliaia di sterline, ovvero la retribuzione di tutto il periodo di contratto previsto con la famiglia Johnson. Un portavoce della famiglia Johnson ha smentito le accuse. «Questo racconto è totalmente falso. È deludente vedere qualcuno che prima cercava una posizione di fiducia e ora ne abusa per creare una storia completamente falsa e a scopo di lucro», ha dichiarato. 


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