Il Nobel per la Chimica a Moungi Bawendi, Louis Brus e Alexei Ekimov per «la scoperta e la sintesi dei punti quantici»

I punti quantici sono considerati la base per moltissime tecnologie, dalle comunicazioni all’ottica fino a diagnosi per immagini per la biomedicina

Il premio Nobel per la chimica va a Moungi G. Bawendi, Louis E. Brus e Alexei I. Ekimov per avere scoperto i quantum dot, nanoparticelle così piccole al punto che le loro dimensioni determinano le loro proprietà, a partire dal colore, secondo le leggi della fisica quantistica. Sono i più piccoli componenti finora noti nel mondo delle nanotecnologie e le loro possibili applicazioni vanno dai televisori alle lampade a Led, fino ai sensori utilizzati nella biomedicina. Lo scorso anno il premio era andato a Carolyn Bertozzi, Morten Meldal e Barry Sharpless per la «chimica del click e bio-ortogonale», ovvero lo sviluppo di tecniche per la costruzione e l’ingegnerizzazione delle molecole. Quello di oggi è il terzo appuntamento con il prestigioso premio: ieri – martedì, 3 ottobre – è stato assegnato il Nobel per la fisica a Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L’Huillier per l’invenzione degli attosecondi, i segnali più brevi mai creati dall’uomo e che promettono di aprire la via a una nuova era dell’elettronica. Lunedì scorso, invece, il riconoscimento per la medicina è andato a Katalin Karikó e Drew Weissman per gli studi usati nei vaccini contro il Covid. Domani sarà il turno del Nobel per la letteratura, venerdì di quello per la pace e, infine, lunedì 9 ottobre verrà assegnato il premio per l’economia.


La fuga di notizie

L’Accademia reale svedese ha fatto trapelare in anticipo i nomi dei vincitori del Nobel per la chimica. Secondo quanto riporta Reuters, il quotidiano svedese Aftonbladet  ha pubblicato un comunicato stampa in cui vengono riportati i nomi dei premiati: Moungi G. Bawendi del Massachusetts Institute of Technology (MIT), Louis E. Brus dell’Università Columbia e Alexei I. Ekimov della Nanocrystals Technology. In mattinata era, inoltre, arrivata la smentita dell’Accademia reale secondo cui la decisione non era ancora stata presa al momento della diffusione della notizia. Il presidente del comitato Nobel per la chimica Johan Agvist ha detto a Reuters che «l’incontro era previsto alle 9.30, quindi non era stata presa ancora alcuna decisione». 


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