I 5 ucraini morti a Mestre scappati dalla guerra, la tragedia in vacanza a Venezia: «Cerchiamo i parenti, ma la linea cade per le bombe»

Il console ucraino in Italia Andrii Kartysh: «Avevano trovato rifugio in Croazia. Sono partiti in 8, ne sono rimasti 3»

Avevano lasciato l’Ucraina lo scorso anno per fuggire dalla guerra e ora sono morti nel terribile incidente stradale di martedì 3 ottobre a Mestre, dove un pullman è caduto da un cavalcavia uccidendo 21 passeggeri. Cinque vittime sono cittadini ucraini. Avevano trovato rifugio in Croazia lo scorso anno, dopo l’inizio della guerra d’invasione russa, e in questi giorni avevano deciso di trascorrere una breve vacanza a Venezia. «Erano un gruppo di otto persone, ne sono rimaste tre», ha riferito il prefetto di Venezia Michele Di Bari. Appartenevano a nuclei famigliari diversi, ma erano tutti amici. Tra le vittime, ha fatto sapere il console generale d’Ucraina a Milano Andrii Kartysh, c’è anche una bambina. La piccola viaggiava insieme alla madre, che è sopravvissuta, e i nonni, che sono morti nell’impatto. Salvo il padre, che aveva deciso di restare in Croazia e non era partito con il resto della famiglia. L’uomo è arrivato all’ospedale dell’Angelo di Mestre. «L’ho incontrato, è disperato», ha spiegato il console ucraino. La gran parte delle vittime dell’incidente, ha aggiunto Kartysh, proveniva da zone di guerra, come Donetsk e Cherson: «Abbiamo ricevuto le telefonate dei parenti che stanno lì – ha spiegato il console -. Quando abbiamo parlato con uno di loro, per dire che una signora era morta, la linea è caduta perché è cominciato un bombardamento».


Credits foto: ANSA/Marco Albertini | Un mazzo di fiori nel luogo in cui è caduto il pullman coinvolto nell’incidente stradale a Mestre (4 ottobre 2023)


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