La giornata di ordinaria follia nell’Unione Europea per i fondi alla Palestina. Borrell: «Nessuno stop, danneggerebbe i palestinesi e rafforzerebbe i terroristi»

La confusione tra i palazzi di Bruxelles spinge l’intervento dell’Alto rappresentante

Alla fine è intervenuto lui, l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera Josep Borrell. «La revisione dell’assistenza dell’Ue alla Palestina annunciata dalla Commissione europea non sospenderà i pagamenti dovuti, come chiarito dal comunicato stampa della Commissione. La sospensione dei pagamenti – punendo tutto il popolo palestinese – avrebbe danneggiato gli interessi dell’Ue nella regione e avrebbe solo rafforzato ulteriormente i terroristi», scrive in un tweet. Per capire però l’azione di Borrell occorre fare un passo indietro. Quando a un certo punto nell’Ue si sono chiesti se continuare a dare fondi ai palestinesi fosse cosa buona e giusta.


I precedenti

Nelle scorse ore l’ungherese Olivér Várhelyi, commissario Ue per il Vicinato, ha spiegato che «tutti i pagamenti Ue sono immediatamente sospesi, tutti i progetti messi sotto revisione, tutte le nuove proposte di budget, incluse quelle per il 2023 rinviate fino a nuovo avviso, ci sarà una valutazione globale dell’intero portafoglio». Gli aiuti umanitari non vengono interrotti, come aveva ribadito su X il commissario Ue alle Crisi, lo sloveno Janez Lenarcic: «Pur condannando fermamente l’attacco terroristico di Hamas, è indispensabile proteggere i civili e rispettare il diritto internazionale umanitario. Gli aiuti umanitari dell’Ue ai Palestinesi bisognosi continueranno fino a quando sarà necessario». Lunedì sera è dovuta intervenire la Commissione Ue precisando che «poiché non erano previsti pagamenti, non vi sarà alcuna sospensione dei pagamenti» e che l’obiettivo della revisione dell’assistenza dell’Ue alla Palestina «è garantire che nessun finanziamento Ue consenta indirettamente a un’organizzazione terroristica di effettuare attacchi contro Israele». Infine Borrell, che spegne ogni iniziativa e cerca di metter ordine in quella che sembra una azione confusa all’interno dell’Unione Europea.


Interviene anche il presidente del Consiglio Ue Charles Michel

«In collegamento con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Nulla può giustificare gli atroci attacchi terroristici e i crimini commessi da Hamas contro Israele e il suo popolo». Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio Ue Charles Michel. «Israele ha il diritto di difendersi e qualsiasi operazione militare deve essere condotta nel rispetto del diritto internazionale. Non dobbiamo tagliare i tanto necessari aiuti umanitari e allo sviluppo per i civili palestinesi. Questo potrebbe essere sfruttato da Hamas e inasprire le tensioni e l’odio», aggiunge.

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