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Il padre della bimba morta nell’incidente delle Frecce Tricolori: «Voglio incontrare quel pilota»

10 Ottobre 2023 - 08:51 Redazione
Paolo Origliasso: per me e mia moglie è difficile immaginare il futuro

Paolo Origliasso è il padre di Laura, la bambina di 5 anni morta nell’incidente delle Frecce Tricolori a Torino. Per provare a salvarla si è ustionato le mani. Mentre il pilota Oscar del Dò ha detto di non aver visto l’auto in cui viaggiava la famiglia. Origliasso si è chiesto dove avesse sbagliato nel suo intervento che però non è riuscito a salvare la vita di sua figlia. In un’intervista a La Stampa oggi spiega che «adesso, dopo tutto quello che è successo, è davvero difficile immaginarsi un futuro. Mia moglie Veronica ed io viviamo giorno per giorno, facendoci forza reciprocamente, soprattutto per nostro figlio Andrea. Adesso è lui la cosa più importante. Sappiamo che niente sarà più come prima, ma la vita va avanti e dobbiamo farci coraggio, ripeto, proprio per Andrea».

Quel pomeriggio

Origliasso dice a Gianni Giacomino che adesso non si sente un eroe: «Mia figlia è morta, non sono riuscito a salvarla. Domani alle 15 si svolgeranno i funerali della bimba. Sarà lutto cittadino. La moglie e il figlio sono ancora ricoverati in ospedale. Di quel pomeriggio ricorda che «dopo essere partiti da casa stavamo viaggiando tranquillamente per accompagnare nostro figlio Andrea a una partita a Venaria, perché lui gioca a calcio nella squadra del Borgaro. A un certo punto, improvvisamente, siamo stati investiti da una palla di fuoco. È stato un attimo, una cosa che non si può nemmeno descrivere. Avevamo percorso quella strada chissà quante volte e poi uno come fa a immaginare che possa succedere una cosa del genere?».

L’incontro

In queste settimane la procura di Ivrea sta indagando per accertare la causa esatta dell guasto al motore dell’Aermacchi MB 339 poi precipitato. Per adesso l’unico iscritto nel registro resta il maggiore 35enne. Anche lui, dopo lo schianto e ha tentato di prestare i soccorsi alla famiglia Origliasso. Agli psicologi e ai suoi superiori che l’hanno sentito dopo l’incidente ha ammesso: «Penso solo a quella bambina, sono distrutto». Paolo vorrebbe incontrare il pilota: «Sì, abbiamo espresso il desiderio di incontrarlo. Non so che cosa ci diremo ma credo che quel giorno le parole verranno da sole».

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