Libano, anche Hezbollah contro Israele: «Parteciperemo all’operazione in base nostri piani»

Le parole di Naim Qassem, numero due del partito armato. «L’operazione Al-Aqsa Flood ci avvicinerà alla liberazione della Palestina»

«Tutti aspettano di sapere cosa farà Hezbollah. Hezbollah conosce le sue responsabilità. Siamo pienamente preparati e monitoriamo gli sviluppi in ogni momento. Parteciperemo a questa operazione secondo i nostri piani e la nostra visione». A dichiararlo, riferisce l’Orient le Jour, Naim Qassem, numero due del partito armato libanese filoiraniano Hezbollah, parlando alla folla riunita per una manifestazione di sostegno a Gaza nei pressi della moschea Moujtdaba, nella periferia sud di Beirut. «L’operazione Al-Aqsa Flood è un successo a tutti i livelli e una pietra miliare storica unica. Costituirà un punto di riferimento per tutti i combattenti della resistenza che – ha detto ancora Qassem – ci avvicinerà alla liberazione della Palestina».


L’incontro Hezbollah e Iran

Il leader di Hezbollah ha discusso con il ministro degli Esteri iraniano, in visita in Libano, «delle posizioni da adottare» di fronte alla guerra tra Israele e Hamas, ha riferito poco fa il partito libanese filo-iraniano. Secondo un comunicato stampa di Hezbollah, diffuso dalla tv al Manar, il suo segretario generale, Hassan Nasrallah, ha incontrato il capo della diplomazia iraniana, Hossein Amir-Abdollahian, arrivato ieri sera a Beirut.


Cosa è Hezbollah

Nel 1982 le Guardie Rivoluzionarie iraniane fondarono la milizia per colpire le forze israeliane che invasero il Libano. Si tratta di sciiti che vedono come leader supremo l’iraniano Ayatollah Ali Khamenei. Le armi dell’organizzazione definita terroristica le finanzia di fatto l’Iran. Dotati di una buona intelligence Hezbollah è presente anche nel parlamento libanese e detiene la maggioranza dal 2018. Le sue roccaforti sono nel sud del paese e a sud della capitale Beirut. Nel 2000 hanno costretto le forze israeliane a lasciare il Libano e sporadicamente effettuano lanci di razzi contro i vecchi rivali nel nord del paese. Domenica si sono registrate le prime sparatorie alla frontiera tra Israele e Libano, lungo la cosiddetta “Linea blu”, istituita dalle Nazioni Unite nel 2000. Le tensioni sono iniziate dopo le dichiarazioni da parte dell’esercito israeliano di alcuni sospetti miliziani infiltrati dal Libano.

(foto copertina Ansa/EPA/WAEL HAMZEH)

Leggi anche: