Tajani: «Domani il re di Giordania sarà in Italia. Stiamo cercando di evacuare gli italiani da Gaza»

L’intervista del titolare della Farnesina a Rtl. «Vietare le manifestazioni se pacifiche non è mai cosa giusta»

«Domani il re di Giordania sarà in Italia». Parola del ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato a Rtl. «Stiamo cercando di far uscire attraverso il Passo di Rafah, quello che collega la Striscia di Gaza all’Egitto, un gruppo di italiani che erano andati nella Striscia di Gaza», ha proseguito Tajaini, precisando che in questo gruppo «dovrebbero esserci una dozzina» di persone, alcuni sono italo-palestinesi. Quindi, ha aggiunto,  «stiamo lavorando e cerchiamo di farli uscire appena ci sarà un accordo tra israeliani e egiziani per fare uscire gli stranieri dalla Striscia di Gaza. Quindi stiamo lavorando intensamente con il nostro Consolato a Gerusalemme, con la nostra Ambasciata al Cairo per far uscire da Gaza questi nostri connazionali».  «La priorità della tutela della sicurezza degli italiani sta andando in porto», ha sottolineato il ministro


«Vietare le manifestazioni se pacifiche non è mai cosa giusta»

«Credo che vietare le manifestazioni in un Paese democratico – ha aggiunto il ministro Tajani – quando non sono manifestazioni violente, non sia una cosa giusta finché non c’è un allarme che la manifestazione possa degenerare- Manifestazioni pacifiche si svolgono negli Stati Uniti, che è il Paese più impegnato a difesa di Israele, anche con una presenza della Marina militare davanti alle coste del Libano. Quando poi le manifestazioni diventano violente è un’altra questione, quando ci sono minacce per la sicurezza è un’altra questione». Rispondendo poi a una domanda sulla presenza di un ex terrorista (Francesco Giordano, componente della brigata 28 marzo responsabile dell’omicidio del giornalista Walter Tobagi il 28 maggio dell’80, come riporta oggi Il Giornale) al corteo di Milano di ieri in favore della Palestina, Tajani ha affermato: «Se partecipa un ex brigatista questo è un fatto che deve essere seguito dalla polizia per vedere se ci sono connessioni. Questo è un altro discorso», ma quella di Milano «era una manifestazione pacifica…». Sull’allarme per possibili attacchi jihadisti replica: «L’Italia sta facendo tutto ciò che si deve fare per garantire la sicurezza dei nostri cittadini a cominciare da quelli di religione ebraica. Non c’è un rischio imminente ma nulla va sottovalutato».


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