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Polonia, Tusk canta vittoria dopo la chiusura delle urne: «Il regno del Pis è finito, ritorna la democrazia»

15 Ottobre 2023 - 21:30 Redazione
Secondo gli exit poll i tre partiti dell'opposizione guidata dell'ex presidente del Consiglio europeo avrebbero 248 deputati contro 200 di Kaczyński

Seggi chiusi per le elezioni parlamentari in Polonia. Stando agli unici exit poll della tornata elettorale il partito sovranista di governo «Diritto e Giustizia» (Pis) guidato da Jarosław Kaczyński – che punta a incassare il terzo mandato consecutivo per la prima volta nella storia della Polonia post-comunista – sarebbe primo con il 36,8% voti. Al secondo posto si piazzerebbe, invece, l’alleanza centrista ed europeista «Coalizione Civica» (Ko) dell’ex presidente del Consiglio europeo Donald Tusk col 31,6%. Terzo posto, col 13,0,%, si attesterebbe alleanza di centro-destra «Terza Via»; quarta, con l’8,6%, l’alleanza dei progressisti filo-Ue «La Sinistra». Quinta e ultima a superare le soglie di sbarramento per l’ingresso nella camera bassa, sarebbe col 6,2,% il partito di estrema destra «Confederazione», che potrebbe sostenere il Pis di Kaczynski e dell’attuale premier Mateusz Morawiecki, anche se ufficialmente lo esclude. Considerando i seggi, secondo l’exit poll di Ipsos, i tre partiti dell’opposizione guidata da Tusk («Ko», «Terza Via» e «La Sinistra») controllerebbero una maggioranza della camera bassa con 248 deputati a fronte dei 200 che avrebbe il Pis, unendosi con gli estremisti di destra. Il leader dell’opposizione polacca, ha dichiarato che il «regno di Pis è finito». L’ex presidente del Consiglio Ue ha inoltre rassicurato i suoi sostenitori che «questo periodo cupo è finito, il regno di Diritto e Giustizia è finito», aggiungendo che «la Polonia ha vinto, la democrazia ha vinto». L’affluenza alle urne è in aumento rispetto al 2019: 57,54%, il dato alle 17. Si tratta di 12 punti in più rispetto alla precedente tornata elettorale, quando alla stessa ora aveva votato il 45,94% degli aventi diritto. Considerando che il dato finale di quattro anni fa era stato del 61,7% – il secondo più alto dopo quella delle prime elezioni democratiche del 1989 (pari al 62,7%) – quello odierno dovrebbe dunque risultare senza precedenti.

Per cosa si vota?

I cittadini polacchi sono chiamati a eleggere 460 deputati della camera bassa del Parlamento (Sejm) e 100 senatori. Stando ai sondaggi, al primo posto con il 33-36% delle intenzioni di voto (in calo rispetto al 43,6% del 2019) dovrebbe confermarsi il partito conservatore e populista guidato da Kaczynski. Mentre l’alleanza elettorale centrista ed europeista «Ko» dell’ex-presidente del Consiglio europeo Tusk sarebbe seconda con una forchetta del 26-28%. Nessuno dei due partiti più quotati al momento ha la maggioranza assoluta e potrebbe essere quindi necessaria un’alleanza con le formazioni politiche minori. Decisivo sarà il risultato di «Confederazione», il partito di estrema destra, razzista, omofobo e intenzionato a tagliare gli aiuti militari all’Ucraina, che ha già detto che non vuole allearsi con Kaczyński, anch’egli dello stesso parere. Sull’altro fronte, Tusk invece, vorrebbe accordarsi con i partiti di due alleanze minori: quella neonata di centro-destra a parziale connotato agricolo «Terza Via» e quella dei progressisti filo-Ue della «Sinistra».

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