Allerta terrorismo, il governo italiano reintroduce i controlli al confine tra Italia e Slovenia

La decisione dopo gli attacchi a Israele e nell’Unione europea. La misura è valida sulle frontiere a partire dal 21 ottobre prossimo

Sul confine italo-sloveno tornano i controlli di frontiera. Già adottato nell’area Schengen – riporta una nota di Palazzo Chigi – è stato comunicato dal ministro Piantedosi alla vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas, al commissario europeo agli Affari interni Ylva Johansson, alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, al segretario generale del Consiglio dell’Unione europea Thérèse Blanchet e ai ministri dell’Interno degli Stati membri Ue e dei Paesi associati Schengen. Dopo l’attacco condotto nei confronti di Israele, spiega il governo, e la «costante pressione migratoria cui l’Italia è soggetta, via mare e via terra (140 mila arrivi sulle coste italiane, +85% rispetto al 2022)» si è optato per questa soluzione. In Friuli Venezia Giulia, dall’inizio dell’anno, sono state individuate 16 mila persone entrate irregolarmente sul territorio nazionale. Il controllo sarà attivo dal 21 ottobre prossimo per un periodo di 10 giorni, prorogabili se necessario. Questo perché «nelle valutazioni nazionali le misure di polizia alla frontiera italo-slovena non risultano adeguate a garantire la sicurezza richiesta».


L’Italia non è il solo Stato a reintrodurre i controlli alle frontiere

Altri nove Paesi europei hanno notificato alla Commissione il temporaneo ripristino dei controlli alle frontiere con la sospensione della libera circolazione prevista da Schengen. Oltre all’Italia sul confine sloveno, ci sono Austria, Germania, Norvegia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Svezia e Francia. Tutti questi Paesi hanno reintrodotto un controllo alle frontiere.


Austria

L’Austria ricontrollerà da oggi, mercoledì 18 ottobre e fino al 27 dello stesso mese, i confini con la Repubblica Ceca. La sospensione di Schengen – attuata con procedura l’urgenza, analoga a quella fatta dall’Italia – non può superare i 10 giorni, mentre le eventuali successive proroghe possono arrivare anche a periodi di 20 giorni ciascuna, fino ad un massimo complessivo di 2 mesi. Dal 14 ottobre al 2 novembre Vienna controlla la frontiera con la Slovacchia. Mentre ha rinnovato per altri 6 mesi i controlli delle frontiere con Slovenia e Ungheria (dal 12 novembre, all’11 maggio 2024).

Francia e Germania

La Germania da ieri martedì, 17 ottobre fino al 25 ottobre ha ripristinato – con procedura d’urgenza – i controlli alle frontiere con Polonia, Repubblica Ceca e Svizzera. Berlino ha inoltre notificato il rinnovo per altri sei mesi dei controlli dei confini con l’Austria (12 novembre-11 maggio 2024). Anche la Francia ha notificato il rinnovo per altri sei mesi del controllo delle frontiere interne (1 novembre-30 aprile 2024).

Norvegia e Svezia

La Norvegia ha notificato il rinnovo per ulteriori sei mesi dei controlli sui porti con traghetti di collegamento con l’area Schengen. La Svezia ha rinnovato sempre per ulteriori sei mesi i controlli su tutte le sue frontiere (12 novembre-11 maggio 2024).

Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca

Stessa procedura per la Polonia che controlla dal 14 ottobre fino al 2 novembre il confine con la Slovacchia. Quest’ultima, invece, dal 15 ottobre al 3 novembre ricontrolla i confini con l’Ungheria. La Repubblica Ceca, infine, dal 9 ottobre controlla la frontiera con la Slovacchia.

Leggi anche: