«Ho deciso di incollarmi alla strada per difendere la vita umana». Il blitz di Ultima Generazione blocca la Milano-Torino per 2 ore – Il video

Tutti i manifestanti sono stati identificati dalle forze dell’ordine e verranno denunciati. I due attivisti che si erano incollati all’asfalto sono stati trasportati all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino

È durato oltre due ore il blitz degli ambientalisti di Ultima Generazione, circa una ventina, che hanno bloccato l’autostrada A4 Torino-Milano in entrambe le direzioni. L’azione dimostrativa è avvenuta stamattina nelle vicinanze dell’imbocco di corso Giulio Cesare, nel capoluogo piemontese. Gli attivisti si sono seduti per terra e hanno aperto uno striscione con la scritta “Fondo riparazione“. «Le forze che vogliono farci morire stanno operando a un certo livello. Ci dobbiamo organizzare meglio di loro», ha spiegato Angelo, uno degli attivisti che ha partecipato alla protesta. Da qui la richiesta di Ultima Generazione affinché siano «le multinazionali che hanno causato questo danno a mettere i soldi» per finanziare la transizione ecologica. Il blitz ha mandato su tutte le furie gli automobilisti, alcuni dei quali sono scesi dalle vetture e se la sono presa con gli attivisti. Sul posto è intervenuta anche la Digos della questura di Torino. A spostare gli attivisti sono stati i reparti mobili della polizia. Alcuni dei manifestanti, però, si sono incollati alla strada ed è stato più complicato spostarli. «Ho deciso di incollarmi alla strada perché voglio urlare quanto posso la mia determinazione per difendere la vita umana», ha spiegato uno di loro. Alla fine, intorno alle 10.30, l’autostrada è stata riaperta e la circolazione è ripresa. Tutti i manifestanti sono stati identificati dalle forze dell’ordine e verranno denunciati. I due attivisti che si erano incollati all’asfalto sono stati trasportati all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Nel frattempo, arriva la reazione di Assoutenti, che ha annunciato la presentazione di un esposto alla Procura di Torino per i possibili reati di blocco stradale e interruzione di pubblico servizio. «Capiamo le ragioni della protesta di Ultima Generazione e siamo convinti che le manifestazioni in favore dell’ambiente e del clima siano sempre da sostenere, ma mai quando si pongono come una forma di intollerabile violenza verso gli altri, in questo caso gli incolpevoli cittadini rimasti imprigionati sulla Torino-Milano», ha spiegato Furio Truzzi, presidente dell’associazione.


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