Veneto, diventa medico di base dopo aver scritto a Zaia su Instagram: «Ho avverato il mio sogno»

Il racconto della 29enne: «Mi ha messo in contatto con le strutture dell’Ulss3, non me lo sarei mai aspettato»

Da un messaggio via Instagram, al lavoro dei sogni. La dottoressa Eleonora Pagliaro, 29 anni, è la terza professionista individuata dall’Ulss 3 Serenissima per la posizione di medico di base in Veneto. La prima che ha scelto la provincia: Mira, il suo paese d’origine, nel Veneziano. Dopo aver visto l’illustrazione della campagna di reclutamento internazionale della Regione, Pagliaro ha contattato il governatore Luca Zaia: «Gli ho mandato un messaggio su Instagram il 30 agosto», racconta la dottoressa. Poi è accaduto l’inaspettato: «Non speravo in una risposta e pensavo già di muovermi per le vie più ufficiali, tramite mail – aggiunge parlando con l’Ansa – invece, con sorpresa, in poche ore attraverso la piattaforma social è arrivata la risposta di Zaia che mi ha messo in contatto con le strutture dell’Ulss3 e il sogno si è avverato». Un sogno, quello della giovane neolaureata, iniziato tanto tempo fa: due anni di tentativi per entrare alla facoltà di Medicina, il trasferimento a Roma per seguire i corsi. Sei anni sui libri, un cuore salvato al padre grazie a quei testi. Una tesi in anatomia patologica, ma sempre con il sogno di poter lavorare nella sua regione. Dopo tanti anni, contraddistinti da altrettanti sacrifici, la dottoressa – complice quel messaggio via social – torna a casa. «Sono riuscita a tornare a lavorare nel mio Veneto. I primi tifosi sono stati i miei familiari, originari proprio di Mira, dove hanno una carrozzeria», spiega. Pagliaro, ancora incredula, inizierà con 1.140 assistiti. «Se penso che è partito tutto da un mio messaggio via social e che dopo poche settimane mi trovo a fare il lavoro dei miei sogni, proprio qui, ancora non ci credo. Io vorrei seguire i miei nuovi pazienti, che sono anche miei concittadini, per tutto il loro percorso di vita», conclude. Un sogno, realizzato, ma che per la giovane dottoressa, «non ha valore».


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