Pedoni, la strage silenziosa: 341 decessi dall’inizio dell’anno, un morto ogni 20 ore

A livello territoriale, la regione più pericolosa si rivela il Lazio

Camminare per strada può ormai essere letale: i numeri ci parlano di 341 decessi in dieci mesi, praticamente uno ogni 20 ore. Un’«ecatombe silenziosa», la definisce La Stampa, che cita i dati elaborati dall’Associazione sostenitori polizia stradale (Asaps). Dai quali emerge un quadro drammatico non solo considerando i numeri assoluti, ma anche il trend degli ultimi quattro anni. Dopo un periodo dal 2018 al 2020 in cui le cifre sembravano in calo, infatti, è iniziato un rialzo costante e sensibile, dai 409 morti del 2020 ai 471 dell’anno successivo, fino ai 485 dell’anno scorso; 62 vittime in più nel primo intervallo che diventano addirittura 114 fra il 2021 e il 2022. Quest’anno sembra destinato a confermare l’aumento, considerando che il conteggio si assesta a 341 al 15 ottobre, ma dicembre è tipicamente il mese in cui si registrano più incidenti letali.


Le regioni

A livello territoriale, la regione più pericolosa si rivela il Lazio, con 57 morti. A seguire la Campania con 40, la Lombardia con 39, il Veneto e l’Emilia-Romagna con 31. I più colpiti sembrano essere gli anziani: 172 vittime erano over 65. Ma in 16 casi erano al di sotto dei 17 anni. I motivi sono sempre gli stessi: la distrazione alla guida, alimentata in molti casi dallo smatphone. Al punto che un quarto dei decessi è conseguenza «dell’uso indiscriminato del cellulare alla guida, soprattutto nella messaggistica istantanea e nelle dirette sui social network». A questo si aggiunge l’uso di alcolici, di stupefacenti o di entrambi. In 42 casi, inoltre, il guidatore si è dato alla fuga senza prestare soccorso. A poco, per il momento, sembrano servire le nuove regole della strada, che hanno previsto sanzioni severe: da quelle pecuniarie – da un minimo di 165 euro a un massimo di 661 – alla sospensione della patente da uno a tre mesi in caso di recidiva entro due anni dalla prima infrazione.


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