Caso scommesse, la polizia acquisisce la chiavetta Usb della fonte di Corona

Maurizio Petra, zio dell’ex calciatore dell’Inter Antonio Esposito, aveva affermato di averla depositata presso uno studio legale per tutelarsi

Secondo Fabrizio Corona, nella chiavetta Usb c’è una conversazione telefonica tra alcuni giocatori, più altri vocali e documenti, sulle scommesse illegali dei calciatori. Materiale inequivocabile, pericoloso, almeno secondo quella che sarebbe la sua fonte Maurizio Petra, zio dell’ex calciatore dell’Inter Antonio Esposito. L’uomo che al fotografo ha svelato nomi, legami e dettagli del caso che travolto la Serie A e la Nazionale italiana. Materiale così delicato che Petra lo ha affidato a un legale di La Spezia e lo ha legato a un testamento, alla cui apertura – nel caso di un suo decesso – verrebbe rivelato anche il contenuto del supporto informatico. Per questo la polizia ha acquisito, nel capoluogo ligure, la chiavetta Usb nell’ambito dell’inchiesta della procura di Torino sulle scommesse illegali. Secondo quanto trapelato nei giorni scorsi, tra i vari audio ci sarebbe anche una conversazione avuta tra Zaniolo ed Esposito che smonterebbe la versione dell’ex Roma. Tutto da provare, e saranno gli inquirenti ora a farlo. Petra, durante l’intervista a La Verità in cui ha parlato di questi documenti, non ha fatto ascoltare l’audio. Né l’avvocato che l’ha custodito finora, Matteo Basso, ha esaminato il contenuto del plico ricevuto dallo stesso Petra.


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