Mangia il polpo ancora vivo, il tentacolo si attacca in gola: morto 82enne. I rischi del nakji in Corea

Il piatto «san-nakji» è al primo posto di molte liste che raccolgono i cibi più pericolosi al mondo, tra cui vi sono il pesce palla e la rana toro

Un uomo di 82 anni è morto in Corea del Sud dopo aver mangiato il tipico piatto coreano «san-nakji», ovvero un polpo ancora vivo, tagliato in piccoli pezzi conditi con olio di sesamo. Il mollusco, stando a quanto riporta Cnn, si sarebbe incastrato nella gola dell’anziano provocandone, infine, la morte. L’episodio è accaduto intorno alle 11.30 a Gwangju, una città vicino alla punta meridionale della Corea del Sud. I soccorritori, arrivati sul posto a seguito di una chiamata ai numeri di emergenza, hanno eseguito la rianimazione cardiopolmonare prima di trasportarlo in ospedale, dove è morto poco dopo. Secondo le autorità, citate dai media locali, le vie aeree dell’anziano sarebbero state bloccate da uno dei tentacoli mentre mangiava il “polpo vivo” e questo abbia poi portato all’arresto cardiaco. I dati dei vigili del fuoco di Seul, citati dal The Korea Herald, stimano che siano 3 le morti che vanno dal 2013 al 2019 causate dalla pietanza «ancora in movimento». All’arrivo in tavola, i nakji – piccoli polpi – sono infatti ancora in grado di dimenarsi. Per questo motivo, il piatto è al primo posto di molte liste che raccolgono i cibi più pericolosi al mondo, tra cui vi sono il pesce palla e la rana toro. 


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