Pozzuoli, niente unghie lunghe a scuola, sennò arriva il due in pagella. Il divieto della dirigente divide la comunità

La circolare al liceo Ettore Majorana, già famoso per il divieto dei jeans strappati

Una circolare che impone norme di decoro per la sicurezza degli alunni e delle alunne. Ma che al contempo si scontra con la realtà: «La preside ci sta obbligando a tagliare le unghie con il gel», hanno riferito alcune studentesse, «ha deciso di mettere voto due in educazione fisica alle persone con le unghie». Al liceo Ettore Majorana di Pozzuoli, scuola con indirizzo scientifico e artistico nel quartiere Monterusciello, da mesi è in corso un confronto tra la comunità studentesca e la dirigente Elena Manto per le sue norme per il decoro e la disciplina che vogliono imporre uno standard e limitare le scelte nel guardaroba dei ragazzi e delle ragazze. Già lo scorso marzo aveva fatto discutere il caso dei jeans strappati, indossati da degli alunni del Majorana, “rattoppati” con del nastro adesivo da un collaboratore scolastico.


Ora, dal 20 ottobre, alla circolare incriminata si è aggiunto un ulteriore divieto che impedisce di portare unghie lunghe, ma non solo. «Si ricorda ai docenti e agli studenti che per espletare le attività motorie devono indossare scarpette da ginnastica e tuta. Durante le lezioni non si devono indossare: orologi, catenine, braccialetti, orecchini pendenti, al fine di evitare danni fisici e rotture degli oggetti; capelli lunghi devono essere raccolti in modo che non impediscano movimenti. Le unghie devono essere di una lunghezza tale da consentire agevolmente e senza pericolo la presa degli attrezzi o della palla al fine di evitare possibili infortuni che sono già successi», si può leggere nella circolare. Secondo Manto, i provvedimenti sarebbero quindi a beneficio degli alunni e a tutela della loro incolumità, soprattutto durante le ore di educazione fisica. Alcune alunne però si sono lamentate perché a quanto pare chi si rifiuta di seguire i dettami della dirigente verrebbe punito con una votazione molto pesante: «Non troviamo giusto che chi fa tanti sacrifici debba buttare tutto per delle unghie che sono una scelta personale. Non chiediamo di avere unghie lunghissime ma qui non possiamo tenere nemmeno il semi permanente sulle nostre unghie naturali». La presidente ha però bollato le rimostranze delle studentesse come «considerazioni personali» e ha voluto rimarcare la linea stabilita: «non partecipare alle attività motorie comporta una valutazione negativa». I genitori si sono schierati nella maggior parte dei casi dalla parte della dirigente Manto a sostegno di un maggior decoro e di una maggiore sicurezza a scuola.


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